Devo ammettere che conoscevo ben poco la storia di Grace Kelly, sia quella di Grace attrice, sia quella di Grace principessa del Principato di Monaco. Ancor meno quella di Grace Kelly mamma, moglie, sorella, ma anche amica. L’unico ricordo che ho legato alla diva è quello della mia professoressa di inglese delle superiori, che sospirava nostalgica ogni volta che pronunciava il suo nome.
Grace di Monaco non è un vero e proprio biopic, perché si concentra sugli anni più difficili della vita di Grace Kelly (Nicole Kidman) a Monaco. Siamo infatti negli anni ’60, quando l’ex attrice è combattuta tra il desiderio di tornare a recitare e i doveri che le impongono di dedicarsi alla crisi diplomatica (e non solo) in atto tra le mura domestiche, insieme al marito Ranieri di Monaco (Tim Roth).
Nicole Kidman cerca (faticosamente) di abbandonare i panni della donna gatto e di rendere sul grande schermo la magia di una donna che è stata capace di affascinare milioni di spettatori, ma anche i sudditi del Principato. Notevole anche Tim Roth nei panni del Principe Ranieri, così come tutto il resto del cast.
Un applauso anche agli eventi realmente accaduti, degni di una sceneggiatura di Damon Lidelof e Carlton Cuse, visto che pensavo di andare al cinema ad assistere a un noioso racconto e invece ho passato il tempo con la bocca aperta (forse sto un po’ drammatizzando il tutto. Forse avevo solo il naso chiuso).
A dispetto delle recensioni piuttosto negative che avevo letto e sentito l’ho trovato un film davvero piacevole che vi consiglio di andare a vedere.
Livello di SHAZAMMABILITÀ: medio. Maria Callas uber alles.
Livello di BONAGGINE DEL CAST: medio. Se si supera quel piccolo ostacolo psicologico costituito dal fatto che Nicole Kidman è ormai PVC al 90%, direi che rimane una bella donna.
Quanto dura / quanto sarebbe dovuto durare: 103 minuti / 103 minuti. Ci può stare.
Mi devo fermare dopo i titoli di coda per vedere la SCENA NASCOSTA o posso andare direttamente a casa? No. Tutti a casa, ma attenti a non correre con la macchina.
GIUDIZIO COMPLESSIVO: 3 Anne Praderio su cinque.
Il post Grace di Monaco, scritto da Andrea Rotolo, appartiene al blog Così è (se vi pare).