Grace di Monaco: Nicole Kidman racconta la principessa oltre la favola

Creato il 22 giugno 2014 da Marianocervone @marianocervone
Quando nel 1956 Grace Kelly sposò il suo Ranieri di Monaco, per trasformarsi nella Principessa Grace, il mondo parlò di una favola moderna: l’attrice che tocca le vette più alte di Hollywood, che appena un anno prima vince il prestigioso Premio Oscar, lascia il cinema all’apice della carriera per coronare il suo sogno d’amore. Ma cosa succede dopo il fatidico “felici e contenti”? A rispondere ci ha pensato il biopic Grace di Monaco diretto dal francese Olivier Dahan, già regista di La vie en rose sulla vita di Edith Piaf. Il film, presentato fuori concorso lo scorso mese al Festival di Cannes, è stato accolto dai critici con una certa freddezza. Nei panni dell’algida attrice hollywoodiana non poteva che esserci un’altra bellezza del cinema statunitense, Nicole Kidman, che con questo film ritorna ad una recitazione più di pancia e meno di (botulinica) facciata, bella certo, ma non per questo porcellanosa, anche se, a dispetto della somiglianza con l’attrice di Caccia al Ladro, ricorda forse più se stessa in The Others che non il volto dell’amata consorte Grimaldi. Sullo sfondo della disputa tra il Principe Ranieri e il presidente Charles De Gaulle che voleva invadere Monaco per annetterla ai possedimenti di Francia negli anni ‘60, il film si apre con la visita di Alfred Hitchcock all’attrice americana, che le ripropone un ritorno sul grande schermo con il thriller psicologico Marnie. Una scelta difficile quanto sofferta quella di Grace, combattuta tra il richiamo dei riflettori e i doveri di Altezza Serenissima di Monaco. Un ruolo, quello di regnante, che, secondo Arash Amel che firma la sceneggiatura, porta più oneri che onori, dipingendo una principessa triste, più simile alla Lady D portata sullo schermo dall’amica Naomi Watts, di quanto nella realtà Grace Kelly probabilmente non fosse. La pellicola mostra come l’attrice, così libera, accetti con fatica l’etichetta di corte, e quanto la principessa americana abbia influito lo scacchiere politico franco-monegasco, contribuendo con la sua immagine all’indipendenza del principato. Nel ruolo di Ranieri III ritroviamo un somigliante e un po’ dimesso Tim Roth (noto protagonista del serial Lie to me). Patinato, sfarzoso, elegante. Il film di Dahan mostra il Principato di Monaco come una gabbia dorata, e fa cadere la maschera di quella iconica Cenerentola che diventa principessa, mostrando il volto di una donna fragile e forte, cui il titolo reale le sta stretto, ma s’impegna ugualmente per studiare dizione (francese) e portamento per assolvere degnamente il ruolo più importante cui la vita l’ha chiamata ad interpretare. La curiosità: questo è il terzo film della Kidman in cui il suo nome è Grace (gli altri due sono The Others e Dogville). L’uscita in DVD e Blue-Ray del film è fissata invece per il prossimo 21 Ottobre 2014.

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