Ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale. Quello che state per leggere è frutto della fantasia (un giorno realtà?) dell'autore.
I partiti sono stati i veri protagonisti di questa "rivoluzione culturale", arrivati ormai al capolinea, hanno deciso di tornare a fare politica, per la gente. "Siamo stati noi l'antipolitica, per fortuna ce ne siamo accorti e abbiamo fatto un passo indietro", ci dice un ex deputato. Il rinnovamento è avvenuto grazie ai tanti parlamentari che hanno lasciato la "poltrona" ad altri, più preparati e freschi. Votati direttamente con una nuova legge elettorale, nella quale si potevano scegliere tra quattro nomi per ogni collegio, (numero massimo stabilito all'interno delle preferenze), e dove si sapeva già quale sarebbe stata l'alleanza, (sappiamo infatti già la coalizione di governo), il cambiamento è arrivato. Un cambiamento volontario, come vi fosse stata un'illuminazione divina, una presa di coscienza da parte della casta, decisa a tornare tra la gente, tra i cittadini.
Parte così la III Repubblica Italiana; nuova linfa e nuovi progetti. Si cambia radicalmente, niente più leggi "distruggi Italia", bensì nuove proposte per la crescita, (sana ed ecologica), oltre a una serie di interventi per la redistribuzione della ricchezza e a sostegno del welfare, come ad esempio l'istituzione del reddito minimo garantito. Ci vorrà ancora tempo per rimettere a posto questo paese, questo governo ha già dato segnali incoraggianti. Si respira finalmente un'aria nuova.
di Daniele Coltrinari