Il grafico di seguito riportato mostra la crescita del PIL trimestrale nei vari Paesi appartenenti al G7, rispetto al trimestre precedente, ponendo come base 100 il quarto trimestre del 2007.
Cosa si nota? Non solo che l'Italia è la nazione che più ha sofferto (e sta soffrendo) la crisi scoppiata nel 2008; ma è la nazione che prima della crisi è cresciuta assai meno rispetto agli altri paesi, nonostante condizioni di estremo favore, allo stato attuale praticamente irripetibili e non immaginabili.
Quindi, la domanda è: se l'Italia non è cresciuta abbastanza quando la crescita a livello globale -ancorché caratterizzata anche da tutte le criticità e gli accessi che avrebbero portato allo scoppio della crisi del 2008 - era tra le più favorevoli che la storia ricordi, come potrà crescere in modo robusto e duraturo, con una parte significativa del tessuto economico fortemente compromesso, in condizioni di crescita potenziale imparagonabili rispetto a quelle che hanno caratterizzato i primi 8 anni del decennio passato e con i conti pubblici che sono estremamente più fragili (e compromessi) rispetto ad allora? La risposta è assai semplice: non potrà crescere, permanendo condizioni così avverse, peraltro assai difficili da rimuovere.
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