GRAMMATICA CORRETTA (II parte)

Il web dunque sta modificando anche le nostre abitudini linguistiche e la nostra, spesso superficiale, attenzione grammaticale. Qualcuno a questo punto potrebbe obiettarmi l'utilizzo dei linguaggi sintetici dove difficilmente si dovrebbero commettere errori grossolani. Ed invece spiacente per chi vorrebbe nascondersi dietro quella simbologia, anche in questo caso l'orrore si presenta e talvolta diventa sinonimo di disattenzione totale. Con i linguaggi sintetici, caratteristici della nostra società tecnologica, il pericolo di una e confusa con una è esiste e si aggiunge allo scambio, per esempio, di una certa simbologia con un'altra! Insomma la grammatica è sempre, per fortuna, la cara vecchia grammatica e guai a trascurarla. Il consiglio è quindi quello di dedicarsi all'approfondimento soprattutto scolastico così da evitare deficit tali da procurarsi sonore derisioni. La cattiva scrittura come la cattiva espressività orale sono come un vestito trascurato e sporco che purtroppo fotografa la persona che la indossa. Quando interloquiamo con qualcuno lo facciamo per esempio utilizzando un certo registro linguistico piuttosto che un altro, ma pur diversificando, l'idea che ci facciamo è di una persona attenta o meno, di un certo livello scolastico e persino di una certa trascuratezza. State certi che l'errore lo può commettere anche la persona più istruita, e guai se non fosse così, ma l'errore ripetuto, un condizionale piuttosto che un congiuntivo, potrebbero essere come un'etichetta da cui difficilmente si può sfuggire. Allora se non si è più in età scolastica come cercare di correggersi? C'è un solo modo, ma credetemi a volte miracoloso: leggere più possibile così da apprezzare i registri linguistici, le varie regole, che gli autori utilizzano. L'esperienza mi dice che uno scrupoloso lettore può migliorare tantissimo la sua parlata e il suo modo di scrivere.