Il Gran Premio d'Australia, disputato il 13 Novembre sul circuito di Adelaide è stato il sedicesimo e ultimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 1994. La gara australiana è stata l'ultima ad aver registrato la presenza del celebre marchio Lotus, destinato a tornare in F1 nel 2011 prendendo il posto della Renault.
Pianta del Circuito di Adelaide
Aspetti Tecnici
La Sauber annunciò nel weekend australiano l'accordo con la Ford per la fornitura di motori nel 1995, avendo perso i propulsori Mercedes-Benz decisi a tornare al vertice con la Mclaren.Aspetti Sportivi
Per l'ultima gara della stagione, Jean-Denis Deletraz sostituì Erik Comas sulla Larrousse mentre l'italiano Schiattarella tornò alla Simtek dopo essere stato sostituito nel precedente Gran Premio del Giappone da Taki Inoue.Michele Alboreto sulla Minardi
Il Gran Premio d'Australia rappresentò l'ultimo in carriera per i piloti Christian Fittipaldi (emigrato nella categoria americana CART), Hikedi Noda, per il francese Franck Lagorce (che sostituì in questa gara Eric Bernard al volante della Ligier , per il finlandese JJ Letho, per Paul Belmondo e soprattutto per l'italiano vice Campione del Mondiale 1985 al volante della Ferrari Michele Alboreto (ancora oggi ultimo pilota italiano ad aver vinto un Gran Premio con la Rossa) che salutò la compagnia dopo aver trascorso la sua ultima annata sulla piccola Minardi, raccogliendo un prestigioso sesto posto nel Gp di Monaco.Entrambi i campionati erano ancora aperti con il tedesco della Benetton Schumacher che conduceva la classifica con un punto di vantaggio sul rivale della Williams Damon Hill, fresco vincitore dell'ultima gara di Suzuka.Situazione invertita nel Mondiale Costruttori con la Williams in vantaggio sulla Benetton di 5 lunghezze.Classifica Piloti
Michael Schumacher comanda la classifica
1 – Michael Schumacher: 92 Punti2 – Damon Hill: 91 Punti3 – Gerhard Berger: 35 Punti4 – Mika Hakkinen: 26 Punti5 – Jean Alesi: 23 PuntiClassifica Costruttori
1 – Williams: 108 Punti2 – Benetton: 103 Punti3 – Ferrari: 64 Punti4 – Mclaren: 38 Punti5 – Jordan: 25 PuntiQualifiche
Le qualifiche videro il ritorno di Mansell in pole position, davanti ai due rivali per il Mondiale Schumacher e Hill e al finlandese della McLaren Mika Hakkinen Ottima prova per la Jordan con Barrichello e Irvine al quinto e al sesto posto, mentre le Ferrari non decollano con Alesi e Berger rispettivamente all'ottavo e undicesimo posto. Non si qualificano le due Pacific di Belmondo e del belga Gachot.Griglia di Partenza:
Mansell in Pole
1. Nigel Mansell (Williams-Renault) 1:16.1792. Michael Schumacher (Benetton-Ford) 1:16.197 +0.0183. Damon Hill (Williams-Renault) 1:16.830 +0.6514. Mika Hakkinen (McLaren-Peugeot) 1:16.992 +0.8135. Rubens Barrichello (Jordan-Hart) 1:17.537 +1.3586. Eddie Irvine (Jordan-Hart) 1:17.667 +1.4887. Johnny Herbert (Benetton-Ford) 1:17.727 +1.5488. Jean Alesi (Ferrari) 1:17.801 +1.6229. Martin Brundle (McLaren-Peugeot) 1:17.950 +1.77110. Heinz-Harald Frentzen (Sauber-Mercedes) 1:17.962 +1.78311. Gerhard Berger (Ferrari) 1:18.070 +1.89112. Olivier Panis (Ligier-Renault) 1:18.072 +1.89313. Mark Blundell (Tyrrell-Yamaha) 1:18.237 +2.05814. Alessandro Zanardi (Lotus-Mugen-Honda) 1:18.331 +2.15215. Ukyo Katayama (Tyrrell-Yamaha) 1:18.411 +2.23216. Michele Alboreto (Minardi-Ford) 1:18.755 +2.57617. Jyrki Järvilehto (Sauber-Mercedes) 1:18.806 +2.62718. Pierluigi Martini (Minardi-Ford) 1:18.957 +2.77819. Christian Fittipaldi (Footwork-Ford) 1:19.061 +2.88220. Franck Lagorce (Ligier-Renault) 1:19.153 +2.97421. Gianni Morbidelli (Footwork-Ford) 1:19.610 +3.43122. Mika Salo (Lotus-Mugen-Honda) 1:19.844 +3.66523. Hideki Noda (Larrousse-Ford) 1:20.145 +3.96624. David Brabham (Simtek-Ford) 1:20.442 +4.26325. Jean-Denis Deletraz (Larrousse-Ford) 1:22.422 +6.24326. Domenico Schiattarella (Simtek-Ford) 1:22.529 +6.350DNQ Paul Belmondo (Pacifico-Ilmor) 1:24.087 +7.908DNQ Bertrand Gachot (Pacifico-Ilmor) 7:40.317 +6:42.138Gara
Partì male il poleman Mansell che lasciò strada a Schumacher, Hill, Hakkinen e al sorprendente Irvine che si liberò in un colpo solo del compagno di squadra Barrichello e dello stesso inglese della Williams.Il duo di testa prese subito il largo girando con un ritmo di un secondo più veloce rispetto agli altri avversari aprendo la strada ad un duello a suon di giri veloci.Partenza: Schumacher e Hill sopravanzano il poleman Mansell
Mansell al 10° giro superò Irvine portandosi in quarta posizione, liberandosi poco dopo del finlandese Hakkinen mentre nel corso del 16° giro l'irlandese della Jordan salutò la compagnia impattando contro le barriere.Nella prima serie di soste nessun cambiamento al vertice della classifica, mentre nelle retrovie rimontarono le due Ferrari di Berger e Alesi che si sbarazzarono di Barrichello e Hakkinen arrivando ad occupare la quarta e quinta posizione.
35° Giro: Schumacher tampona Hill
Il colpo di scena arrivò nel corso del 35° giro con Schumacher che finì lungo nella curva East Terrance, sfiorando le barriere e tornando in pista, mentre il rivale Hill si preparò ad attaccarlo nella curva successiva. Schumacher strinse alla corda l'inglese e il contatto fu inevitabile con il tedesco della Benetton che rischiò il capottamento rimanendo su due ruote prima di finire contro il muro, mentre Hill riuscì a proseguire dovendo però riparare ai box a causa del danneggiamento del braccio del quadrilatero anteriore sinistro della sua sospensione.I meccanici provarono anche con le mani a raddrizzare il braccio ma ogni sforzo fu vano e il britannico fu costretto al ritiro consegnando la testa della corsa al compagno di squadra Mansell ma soprattutto il titolo al tedesco Schumacher, che grazie all'abbandono del suo avversario si trovò per la prima volta in carriera sul tetto del Mondo.Alesi a caccia di Mansell
Il doppio ritiro di Hill e Schumacher lasciò a Mansell il comando della gara, seguito dagli arrembanti Alesi e Berger, con il francese della Ferrari che perse poi un giro nel secondo turno dei pit stop a causa di un problema nel fissaggio di un pneumatico mentre stava per lasciare la sua piazzola di sosta.
L'incidente di Hakkinen
Largo quindi al duello Mansell-Berger per la prima posizione, mentre Hakkinen al 77° giro si ritirò a causa di un problema ai freni, cedendo il terzo posto al compagno di squadra Martin Brundle davanti al brasiliano Rubens Barrichello.
Negli ultimi tre giri non successe più nulla e il 'Leone d'Inghilterra' guadagnò il suo 31° (e ultimo) successo in Formula 1 davanti all'austriaco Berger sulla Ferrari e al britannico Brundle. A chiudere la zona punti Barrichello, Panis autore di una buona gara sulla Ligier e il francese Jean Alesi, che nonostante il problema nella sosta riuscì a racimolare un punto.
Ordine d'arrivo
Mansell e Berger festeggiano sul podio
1. Nigel Mansell (Williams-Renault) 1:47:51.4802. Gerhard Berger (Ferrari) +2,511 3. Martin Brundle (McLaren-Peugeot) +52,487 4. Rubens Barrichello (Jordan-Hart) +1:10.5305. Olivier Panis (Ligier-Renault) +1 Giro 6. Jean Alesi (Ferrari) +1 Giro 7. Heinz-Harald Frentzen (Sauber-Mercedes) +1 Giro8. Christian Fittipaldi (Footwork-Ford) +1 Giro 9. Pierluigi Martini (Minardi-Ford) +2 Giri 10. Jyrki Järvilehto (Sauber-Mercedes) +2 Giri11. Franck Lagorce (Ligier-Renault) +2 Giri 12. Mika Hakkinen (McLaren-Peugeot) +4 Giri (Freni)Ritirati:
Michele Alboreto (Minardi-Ford) 69° Giro (Sospensioni)Mark Blundell (Tyrrell-Yamaha) 66° Giro (Incidente)Jean-Denis Deletraz (Larrousse-Ford) 56° Giro (Cambio)Mika Salo (Lotus-Mugen-Honda) 49° Giro (Problema elettrico)David Brabham (Simtek-Ford) 49° Giro (Motore)Zanardi sulla Lotus
Alessandro Zanardi (Lotus-Mugen-Honda) 40° Giro (Acceleratore)Damon Hill (Williams-Renault) 35° Giro (Collisione)Michael Schumacher (Benetton-Ford) 35° Giro (Collisione)Domenico Schiattarella (Simtek-Ford) 21° Giro (Cambio)Ukyo Katayama (Tyrrell-Yamaha) 19° Giro (Testacoda)Hideki Noda (Larrousse-Ford) 18° Giro (Perdita olio)Gianni Morbidelli (Footwork-Ford) 17° Giro (Perdita olio)Eddie Irvine (Jordan-Hart) 15° Giro (Testacoda)Johnny Herbert (Benetton-Ford) 13° Giro (Cambio)Polemiche del dopo gara
Il tamponamento di Schumacher e Hill
L'incidente tra Michael Schumacher e Damon Hill ha causato fiumi di polemiche nel dopo gara, alimentate anche dal successivo incidente nel Gran Premio d'Europa 1997 ai danni del canadese della Williams Jacques Villeneuve, stringendolo alla corda durante un tentativo di sorpasso e finendo nella sabbia, fortunatamente senza rovinare la gara del figlio del mitico Gilles che andò così a vincere il suo primo (e unico) Mondiale in carriera.Entrambe le collisioni portarono alla luce il carattere feroce del tedesco famelico perennemente di vittorie anche laddove il mezzo non gli permetterebbe di stare al passo con i primi.Sebbene Hill non fece alcun reclamo contro la manovra del Kaiser, furono molti i giornalisti che si schierarono dalla parte dell'inglese a cominciare dal direttore tecnico della Williams di quegli anni Patrick Head che ammise: “Per noi Schumacher era colpevole al 100%, ma non procedemmo ad azioni legali perchè ancora alle prese con la morte di Ayrton Senna.”Come Head, anche il pubblico britannico si schierò in favore del pilota connazionale, e in occasione di una ricerca della BBC su quale sia stato 'il momento più antisportivo della F1' votarono in maggioranza l'incidente di Adelaide.Classifiche Post-Gran Premio
Schumacher sul tetto del mondo
Polemiche a parte, la classifica si concluse quindi con la vittoria di Michael Schumacher che per un solo punto riuscì ad aggiudicarsi il suo primo Mondiale in una stagione tragica che vide la morte di Ayrton Senna e di Roland Ratzenberger e in cui venne bersagliato dalla FIA che lo squalificò in due occasioni (nei Gp di Gran Bretagna per non essersi fermato per uno Stop&Go e in Belgio per l'eccessivo consumo del fondo piatto) e lo costrinse a saltarne altri due in Italia e Portogallo, consentendo a Damon Hill di riportarsi sotto al tedesco non riuscendo però a superarlo.La Williams riuscì comunque a consolarsi con la conquista del titolo costruttori grazie soprattutto alle prestazioni di Coulthard e Mansell che a dispetto dei compagni di squadra di Schumacher colsero più punti permettendo alla scuderia inglese di sopravanzare la Benetton di ben 15 punti.La Ferrari salvò la stagione con il terzo posto in entrambe le classifiche, mentre la Jordan sorprese tutti cogliendo un prestigioso quinto posto con 28 punti alle spalle della Mclaren.