Senso Utilizzato :VISTA
Domenica d’agosto nuvolosa a Robilante, paesino arroccato nel cuneese, non esattamente facile da trovare, tanto che google maps prima ed i carabinieri locali poi, hanno difficoltà a localizzareAppena arrivati in centro un anonimo cartello indica “monaci tibetani”.Seguite le indicazioni ci si imbatte in una chiesina con una mostra fotografica, delle bandierine tibetane e tre monaci. Al fondo, davanti ad un palco con la foto del Dalai Lama, un Mandala in sabbia colorata, dedicato alla Tara verde (Dölma, la liberatrice).
E’ la chiusura di una quattro giorni dedicata alla causa tibetana; i tre monaci intervenuti fanno parte di un gruppo selezionato da sua Santità il Dalai Lama per portare la cultura e la causa tibetana nel mondo.Un monaco si accerta sulle condizioni attuali di Lhasa da chi è appena tornato. Sì, perché la gran parte dei tibetani vive in esilio.In quel paese ai piedi dell’Himalaya non è permesso esporre la bandiera di Stato, sul Potala (l’ormai ex palazzo del Dalai Lama) sventola la bandiera cinese ed avere una foto di sua Santità è reato.Un paese militarizzato, chiuso agli occidentali da fine luglio.
ma…tornando a …a Robilante ..
Dopo una breve spiegazione del Mandala, che rappresenta la casa degli Dei, inizia il bellissimo rituale della distruzione.A tutti viene poi consegnato un sacchettino con un po’ di sabbia come augurio di abbondanza e protezione.Finito il rito una piccola processione accompagna i monaci al vicino ruscello, per disperdere la sabbia del Mandala nell’acqua,affinché la benedizione raggiunga la natura intera.Molti i visi incuriositi come quello della signora che si è vista arrivare tre monaci davanti casa ad eseguire uno strano ed insolito (agli occhi dei più) rituale religioso.
Eccellente esempio di apertura e condivisione da parte di una piccola comunità.
la distruzione del mandala
...dispersione nelle acque..
per scoprire qualcosa in più….