Sabato 9 ottobre 2010 ore 21
Auditorium di Leggiuno (VA)
Il Grande Orfeo, nasce da un’idea di Mario Chiodetti (nella foto) e Rosa Sarti e ripropone ambienti musicali e letterari insoliti, attraverso la scelta di itinerari storici e artistici da metà Ottocento agli anni Trenta del Novecento.
Approfondite ricerche nelle fonti originali danno luogo a spettacoli in cui ogni dettaglio, sia musicale sia teatrale, è ricercato con cura filologica. Dopo “Petrolineide”, dedicato al talento di Ettore Petrolini e al suo tempo, Grande Orfeo propone lo spettacolo sulla figura di Giulio Ricordi, faro della vita musicale milanese e compositore di talento, oltre che pittore e giornalista di gusto finissimo.
GRANDE ORFEO: GIULIO RICORDI E I SUOI AMICI MUSICISTI
Auditorium di Leggiuno
Pianoforte, Francesco Miotti e Tatiana Permiakova Shapovalova
Voce narrante, Mario Chiodetti
Voce recitante, Rosa Sarti
Con l’amichevole partecipazione del soprano Anna Maria Garriga
Ideazione di Mario Chiodetti e Rosa Sarti
Per questo evento, Grande Orfeo si avvale della collaborazione dei pianisti Francesco Miotti e Tatiana Permiakova Shapovalova, e della cantante Anna Maria Garriga.
Mario Chiodetti, giornalista e autore di spettacoli, colleziona spartiti e dischi d’epoca ed è fondatore dei gruppi En Dos e Ensemble Art Nouveau. Rosa Sarti è diplomata all’Accademia d’arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano e ha lavorato alla radio e alla televisione oltre che in allestimenti teatrali. Francesco Miotti, varesino, insegna al Conservatorio di Como, è fondatore e direttore del Gruppo polifonico “Josquin Despres”; Tatiana Permiakova Shapovalova, di San Pietroburgo, è concertista apprezzata in Italia e all’estero, mentre la spagnola Anna Maria Garriga è soprano specializzato nel repertorio cameristico francese e spagnolo.
Può un grande editore, padre riconosciuto del successo mondiale di musicisti come Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini, ritagliarsi del tempo per comporre a sua volta musica per niente disprezzabile?
E’ ciò che accade a Giulio Ricordi, il scior Giuli, quintessenza della laboriosità meneghina, uomo impegnatissimo e spesso severo, eppure capace di lasciare ai posteri un piccolo ma sostanzioso testamento spirituale fatto di squisiti acquarelli musicali, dove il gusto dell’epoca si sposa a un sicuro mestiere e a un’ispirazione vivace e a volte intensa.
L’intento dello spettacolo, che prevede l’esecuzione di diverse opere di Jules Burgmein (pseudonimo di Ricordi) per pianoforte a due e quattro mani (alcune in prima moderna) intende conoscere i “dintorni” del grande editore e musicista, e scoprire le composizioni di amici e giovani che Giulio accoglieva nelle pagine della rivista “Musica e musicisti”, di cui era direttore.