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[Grandi classici] Il ritratto di Dorian Gray – Oscar Wilde

Creato il 19 luglio 2014 da Bea23

il ritratto di dorian grayAutore: Oscar Wilde
Titolo: Il ritratto di Dorian Gray
Titolo originale: The picture of Dorian Gray
Genere: Letteratura straniera
Data prima pubblicazione:  1891 (in Italia nel 1982)
Casa Editrice: Nuovi acquarelli
Collana: Classici
320 pagine
Prezzo copertina: 6,00 €
EAN 9788844032685

Enigmatico e spesso equivoco, Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde è un libro che mi ha sempre affascinata. Nella letteratura inglese, uno dei periodi che preferisco è proprio quello vittoriano: l’analisi di tensioni, tormenti e della società dell’epoca, con i suoi pro e i suoi contro, sono gli argomenti che hanno permesso a scrittori del calibro di Dickens, della Austen e di Thackeray, oltre che di Wilde, di vendere migliaia di copie.

Quattro anni prima di pubblicare il suo romanzo più conosciuto (siamo sul finire dell’Ottocento) Wilde ebbe esperienze omosessuali, che lo portarono a fare scoperte intriganti e che lo ispirarono per questo libro.

Bellissima l’invenzione narrativa del ritratto che invecchia al posto del protagonista, e che in qualche modo trasporta sulla tela la dissolutezza del suo stile di vita, e bellissimi i personaggi, liberi di dire (e fare) tutto quello che vogliono. E per quell’epoca questo è un vero colpo. In quegli anni la mentalità borghese parlava ancora di “amicizia”, ma come scambiare quelle effusioni e quei corteggiamenti per semplice affetto amicale? Sotto c’è molto di più, ma pur essendo stato considerato da molti critici un libro immorale, non si poteva neanche dire di che immoralità si trattasse.

Il ritratto di Dorian Gray è la celebrazione della bellezza, in senso lato. “La vita è un’opera d’arte ben riuscita” scrisse lo stesso Wilde, esteta per eccellenza. Una visione, questa, che si spacca in due tra ricerca edonistica del piacere e stile di vita dissoluto e disinibito.

A proposito di Dorian Gray, Wilde dichiarò: «Basil Hallward è ciò che io credo di essere; Lord Henry ciò che il mondo pensa di me; e Dorian Gray ciò che, forse, mi piacerebbe essere stato». Ed è infatti a Lord Henry che Wilde “mette in bocca” un sacco di aforismi, divenuti celebri.

L’unico modo per resistere alle tentazioni, è cedervi.

Chi è innamorato, comincia sempre con l’ingannare se stesso, e finisce sempre con l’ingannare gli altri.

Oggigiorno si conosce il prezzo di tutto, ma non si conosce il valore di niente.

Se non l’avete letto, ve lo consiglio. Oltre ad apprezzare lo stile narrativo di Wilde, capirete qualcosa di più sulla vita e sull’arte e sul rapporto indistinguibile e indivisibile tra vita e amore (di qualsiasi genere esso sia).


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