Satira, allegoria, distopia. Chiamatelo un po’ come vi pare, ma il genere di questo bellissimo romanzo di Orwell è davvero unico. Ambientato in una fattoria, racconta la rivolta degli animali stanchi di essere sfruttati dall’uomo.
L’uomo è l’unica creatura che consuma senza produrre. Egli non dà latte, non fa uova, è troppo debole per tirare l’aratro, non può correre abbastanza velocemente per prendere conigli. E tuttavia è il re di tutti gli animali.
All’inizio i principi marxisti su cui si basa la nuova gestione (che nel libro sono rappresentanti dagli insegnamenti del Vecchio Maggiore e dall’animalismo, leggi comunismo) sembrano far prosperare la fattoria, ma poi i maiali si impossessano di tutto ed è di nuovo la rovina. Si tratta di una metafora perfetta del totalitarismo sovietico di epoca staliniana, dove gli stessi fautori della rivoluzione poi si sono messi a comandare. Nel caso del libro, i maiali diventano addirittura antropomorficamente simili agli uomini. E danno agli altri dei comandamenti (tra parentesi le frasi aggiunte dai maiali, a giustificare le loro azioni):
Qualunque cosa cammini su due zampe è un nemico.
Qualunque cosa cammini su quattro zampe o abbia le ali è un amico.
Nessun animale deve indossare vestiti.
Nessun animale deve dormire in un letto. (con le lenzuola)
Nessun animale deve bere alcol. (in eccesso)
Nessun animale deve uccidere un altro animale. (senza motivo)
Tutti gli animali sono uguali. (ma alcuni sono più uguali degli altri)
Eventi e personaggi richiamano alla mente episodi realmente accaduti durante la Rivoluzione russa, non lasciando quindi spazio a dubbi. Il messaggio, o la morale, della favola, però, ben si adatta a tutte quelle rivoluzioni che poi hanno dato vita a un regime dittatoriale o totalitario.
È un libro davvero unico, nel suo genere, e non a caso per i chiari riferimenti a cose e fatti reali è stato spesso criticato e messo al bando. Come tutti i libri di Orwell, però, è un vero capolavoro. Consigliatissimo!
Titolo: La fattoria degli animali
Titolo originale: Animal Farm
Traduttore: Bruno Tasso
Genere: Letteratura straniera
Data prima pubblicazione: 1945 (in Italia nel 1947)
Casa Editrice: Mondadori
154 pagine
Prezzo copertina: 9,00 €
EAN 9788804492528
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La fattoria degli animali
Sinossi:
È il racconto di come gli animali di una fattoria si ribellino e, dopo aver cacciato il proprietario, tentino di ceare un nuovo ordine fondato su un concetto utopistico di uguaglianza. Ma ben presto emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con la loro astuzia, la loro cupidigia e il loro egoismo s’impongono in modo prepotente e tirannico sugli altri animali più docili e semplici d’animo. Gli elevati ideali di uguaglianza e fraternità proclamati al tempo della rivoluzione vittoriosa vengono traditi e, sotto l’oppressione di Napoleon, il grosso maiale che riesce ad accentrare in sé tutte le leve del potere e ad appropriarsi degli utili della fattoria, tutti gli altri animali finiscono per conoscere gli stessi maltrattamenti e le stesse privazioni di prima. L’acuta satira orwelliana verso un certo tipo di totalitarismo, che ha avuto in Stalin la sua esemplificazione più clamorosa, è unita in questo apologo a una felicità inventiva e a un’energia stilistica che pongono “La fattoria degli animali” sulla linea della grande tradizione libellistica inglese del ‘700.