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Grandi lavori

Creato il 03 aprile 2011 da Renzomazzetti
fiori di primavera.
Riccardo Cardellicchio, giornalista e scrittore fucecchiese, già Direttore responsabile del giornale l’Aurora, ha rilanciato e offre alla vostra lettura: L’Aurora de Lo Spettro.Sotto alla testata la scritta: Periodico anomalo contro l’informazione fantasma. Nella Manchette: “Lo Spettro, invisibile, dal carattere impossibile, tutto guarda e ricorda, come Eolo soffia, nel Tubone spernacchia; sogna: ricerca scientifica – prevenzione – modelli matematici – telerilevamento- sicurezza – lavoro - qualità della vita – serenità. Invece il bottale nel sistema mercato impazza; il sale nelle vasche diluisce ignoranza. Pronto…moda? La dea moneta sbrana miseri paperoni e nella bassa moderna Babele la pelle viene ancora percossa dal cuoio in un tam-tam forsennato. L’ Uccello padulo (estintoimpagliato) nell’estremo anelito, con il becco, indica il misterioso cielo. Esseri ignari vegetate ridotti a semplici consumatori. Non vedete i ratti grossi come conigli? Non sentite le urla disperate dei rospi e dei pesci? Ritornerete a pensare, a parlare, ad’ amare? Riflettete: l’Aurora risorge, dopo ogni sopore”. Sotto alla Testata, una fotografia dell’originale manifesto del Gruppo consiliare dei Comunisti Uniti, invita la cittadinanza a recarsi alla Casa culturale di San Miniato Basso, il sette aprile 2011 alle ore 21: Riccardo Cardellicchio e Fabio Corsi intervengono alla presentazione del libro: Cause perse (dallo scandalo delle acque al tubone) diario civile edito da Einaudi di Adriano Prosperi, storico, docente alla Normale di Pisa. L’articolo di fondo dal titolo: “Patrimonio degli esseri umani”, riporta dei periodi tratti dal libro: “Cause perse” : … Si parla e si discute sui giornali e sulle televisioni di Ponte sullo Stretto, di Tav e perfino dei progetti edilizi approvati da qualche comune minore; ma uno spesso strato di ignoranza continua a coprire la questione del cosiddetto “Tubone”, cioè il progetto di trasferire attraverso grandi tubazioni sotterranee le acque inquinate dei fiumi di una vastissima area per portarle ai depuratori della “zona del cuoio”. Chi scrive ne ha fatto esperienza recente quando, invitato a parlare nel contesto di una sezione toscana del Fai (Fondo per l’ambiente italiano), ha scoperto che i presenti, persone di cultura e di spiccata sensibilità per le questioni ambientali, niente sapevano di un tale progetto. Eppure si tratta pur sempre di uno dei più imponenti “grandi lavori” previsti in Italia nel prossimo futuro. … Tutto questo permette di capire la fretta di giungere all’accordo e la diffusa resistenza di amministratori e di partiti a fare di questo “grande lavoro” materia di dibattito pubblico. … Quello che è in gioco in questa storia è, in fondo, proprio la democrazia come abitudine al civile confronto delle opinioni. … Se si realizza il progetto elaborato anni fa dalle amministrazioni locali, sarà condannata alla scomparsa nientemeno che l’area umida naturale più vasta d’Italia, il Padule di Fucecchio. L’attacco viene da lontano e nonostante tutti gli ostacoli che ha incontrato – negli abitanti, nei responsabili della salute pubblica, nelle società di valutazione dell’incidenza ambientale, e da ultimo finalmente nel ministero dell’Ambiente – continua sordamente ad andare avanti, sotterraneo e micidiale come il tubo che ne costituisce l’idea base. … Quanto alla tutela delle bellezze della Toscana dobbiamo intenderci. E’ diventata fastidiosamente abituale l’espressione “patrimonio dell’umanità”. Preferiremmo parlare dell’ambiente – di ogni ambiente – come patrimonio degli esseri umani in carne e ossa che ci vivono e di quelli che ci vivranno. Se un privato cittadino come lo scrivente ha partecipato a una campagna di opinione considerandola come cosa non estranea al suo mestiere di storico e di insegnante non è stato per difendere bellezze celebri, ma perché ritiene diritto di ciascuno quello di vedere tutelati da autorità scelte per via democratica l’aria, l’acqua, il verde del suolo dove il caso o la necessità lo ha portato a vivere: fosse anche ai bordi di un Padule.

 

Adriano Prosperi.

Adriano Prosperi.

 

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CANTICO DELLE CREATURE

Altissimu, onnipotente, bon Signore,

tue so’ laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se Konfano,

et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,

spetialmente messor lo frate sole,

lo qual è iorno, et allumini noi per lui.

Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:

de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:

in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento

et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,

per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,

la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,

per lo quale ennallumini la nocte:

ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,

la quale ne sustenta et governa,

et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore

et sostengo infirmitate et tribulatione.

Beati quelli ke ‘l sosterranno in pace,

ka da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si’, mi Signore, per sore nostra morte corporale,

da la quale nullu homo vivente po’ skappare:

guai a quelli ke morranno ne le peccata mortali;

beati quelli ke trovarà ne le tue canctissime voluntati,

ka la morte secunda no ‘l farrà male.

Laudate e benedicete mi’ Signore et rengratiate

e serviateli cum grande humilitate.

-San Francesco d’Assisi-

 

Enrichetta: grazie tante amici!

Enrichetta: grazie tante amici!

 

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