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Grandi mostre di fotografia in arrivo a Milano

Creato il 08 giugno 2014 da Masedomani @ma_se_domani

Al netto delle polemiche e del dispiacere più o meno diffuso per la chiusura dello spazio FORMA, Milano si prepara a dimostrare una nuova e importante attenzione per il mondo della fotografia. E considerata la location identificata, c’è di che essere davvero soddisfatti.

Dal prossimo giugno il Palazzo della Ragione, spazio che ci ha fatto godere alcune delle più riuscite mostre fotografiche degli ultimi dieci anni, sarà infatti dedicato interamente all’arte di “scrivere con la luce”. Si inizia il prossimo 27 giugno, e l’appuntamento è decisamente da non perdere: a colorare con i suoi intensi bianco/nero le sale della storica location sarà infatti niente-popò-di-meno che Sebastiao Salgado, con una raccolta di immagini che è già stata un successo internazionale.

“Genesi” è una esposizione composta da quasi 250 (!) immagini che rappresentano un vero e proprio monito all’uomo affinché conservi la Terra e i suoi cinque continenti in un equilibrato rapporto con la natura ed il suo straordinario patrimonio.

(c) Sebastiao Salgado - Genesi

(c) Sebastiao Salgado – Genesi

(c) Sebastiao Salgado - Genesi

(c) Sebastiao Salgado – Genesi

La mostra di Salgado chiuderà a novembre 2014 per dare spazio ad una ulteriore, straordinaria esposizione: sarà la volta di William Klein, accompagnato da un allestimento multimediale senza precedenti che attendiamo con trepidazione.

William Klein ABC

E dopo aver dato spazio a Walter Bonatti (“Nei grandi spazi”, da novembre 2014 ad aprile 2015) e ad un inedito viaggio nel nostro paese (“Grand Tour Italia, da aprile a settembre 2015), sarà il canadese Edward Buntynsky ad occupare il Palazzo della Ragione con un progetto (il notissimo “Watermark”) che indaga impatti e criticità dello sfruttamento delle risorse idriche in tutto il mondo.

Edward Buntynsky - Watermark

(c) Edward Buntynsky – Watermark

A chiudere idealmente il cerchio sembrerebbe mancare soltanto una mostra dedicata al reportage, ed allora ecco arrivare “Pietas”. James Nachtwey, autore di alcuni fra i più memorabili resoconti fotografici degli ultimi cinquanta anni, ci accompagnerà dal novembre del 2015 fino a febbraio 2016 con le sue testimonianze direttamente dai teatri di guerra.

James Nachtwey - Pietas

(c) James Nachtwey – Pietas

Il filo conduttore di questi tre-anni-tre di grandi esposizioni sembra chiaro: metterci di fronte, come spesso solo la fotografia sa fare, alle grandi contraddizioni dei nostri tempi, innalzando un canto alla Vita nella sua concezione più elevata. Con l’augurio che possa servire, sempre.


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