Uomini. Tra gli atleti giunti a Torino in cerca di fama ci sono i kenioti Daniel Gathei, Robert Ndiwa e Antony Wairiru: tutti e tre hanno ottenuto grandi risultati in allenamento e hanno bisogno di trovare conferma in gara. Poi bisognerà tenere d’occhio William Chebor: runner africano che a San Diego 2010 ha centrato il primato personale.
Si passa quindi agli atleti già affermati: David Mandago sulla carta è il corridore più forte che può contare sul primato migliore tra tutti gli iscritti (2h06’53’’). È da tempo alla ricerca di una prestazione di carattere che però manca da qualche anno. Non si possono dimenticare poi Peter Kurui e Paul Samoei, già a Torino nelle scorse edizioni. Samoei due anni fa si ritrovò si ritrovò inaspettatamente sul podi.
Tra gli italiani vediamo l’inossidabile Migidio Bourifa, campione italiano uscente di maratona, Denis Curzi, Giuliano Battocletti, Francesco Bona e Giovanni Gualdi.
Donne. Qui da tenere d’occhio sono soprattutto le est-europee. Olivera Jevtic dalla Serbia è la donna con il miglior primato (2h25’23’’), ma non bisogna sottovalutare la russa Silvia Skvorsova e l’ucraina Yuliyna Ruban: entrambe in cerca di una vittoria importante e decisamente in crescita rispetto al passato, basti pensare che la Ruban arriva da un primato personale a Boston nella scorsa primavera. Poi c’è la lituana Rasa Drazdauskaite: un’outsider che potrebbe dare molto fastidio. Del continente nero bisogna tenere d’occhio l’etiope Shitaye Gemechu che torna alle gare dopo due anni di inattività: potenzialmente potrebbe vincere, ma bisogna capire quale sia il suo stato di forma. Dal Kenya ci sono Rose Jepchumba e Irene Kwambai: non sono giovanissime, ma l’esperienza acquisita in anni di competizioni e un buon periodo di allenamento non potranno che dare buoni frutti.
Tra le azzurre citiamo Martina Facciani, Fatna Maraoui, Marcella Mancini e Martina Celi:si sfideranno per il titolo italiano, difficile che possano chiudere in testa.