Magazine Cucina

Grandine? Ci pensa mammà (Provincia)!

Da Trentinowine
 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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COMUNICATO STAMPA nr. 2372

Sito internet: http://www.provincia.tn.it

E-mail: [email protected]

Trento, 3 agosto 2012

Ufficio Stampa

Piazza Dante, 15 – 38100 Trento

Tel. 0461/494614 – Fax 494615-16

Oggi la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore Mellarini si è assunta alcuni impegni

GRANDINE IN VALLAGARINA: GLI AIUTI AI VITICOLTORI

GRANDINE mamma provincia
Oggi la Giunta provinciale, su indicazione dell’assessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione, Tiziano Mellarini, ha approvato alcune misure straordinarie per dare risposte ai viticoltori danneggiati le scorse settimane dalle forti grandinate. Si stima infatti che gli eventi meteorologici in Vallagarina abbiano causato una perdita di prodotto compresa fra 25.000 e 30.000 quintali di uva. L’esecutivo, a seguito anche dalla verifica di cui è stata incaricata la Fondazione Mach, ha preso alcuni impegni: “Vogliamo mettere in campo tutti gli strumenti utili per aiutare i viticoltori che hanno subito danni al 100% alla produzione 2012, a causa di un evento che ha compromesso purtroppo anche quella del 2013 – sono state le parole dell’assessore Mellarini -. Per i vigneti fortemente danneggiati è prevista l’estirpazione con relativa sostituzione, mettendo a disposizione i finanziamenti previsti dalle normative vigenti”.

La sera del 20 luglio un evento meteorologico eccezionale per intensità ha colpito una zona molto ampia della Vallagarina, conosciuta per la coltivazione di viti pregiate destinate alla produzione di vini di elevata qualità. La forte grandinata, accompagnata da raffiche di vento, ha colpito una vasta superficie di vigneto provocando danni non omogenei sul territorio. In precedenza altri eventi avevano colpito la Vallagarina e la zona di Trento sud.

Secondo l’indagine svolta dalla Fondazione Mach – Istituto agrario di San Michele, su indicazione della Provincia autonoma di Trento, i Comuni colpiti lo scorso 20 luglio sono stati quelli di Castellano, Pedersano, Savignano, Nogaredo, Nomi, Villalagarina, Calliano, Besenello e Volano.

Nelle zone più colpite (e si tratta di ben 100-120 ettari) il danno alla produzione per il 2012 è del 100%: le viti sono completamente defogliate, i tralci decorticati e i grappoli irrimediabilmente compromessi.l In questi vigneti l’obiettivo più immediato è di cercare di completare la maturazione fisiologica (lignificazione) dei tralci per garantire il rinnovo per l’annata 2013 mediante la potatura invernale. Ma è ovviamente elevata la possibilità che sia compromessa anche la vendemmia del prossimo anno, perché se le gemme a fiore responsabili della produzione del prossimo anno sono danneggiate, la produzione sarà compromessa. Per fare un esempio basti pensare che un evento di simile intensità aveva colpito nel 1998 la frazione Pochi nel Comune di Salorno: ebbene la produzione del 1999 si attestò su un valore massimo del 30% del potenziale. Per questo, nelle aree della Vallagarina danneggiate in modo totale, la Fondazione Mach consiglia ai viticoltori che già avevano intenzione di rinnovare il vigneto, di estirparlo e sostituirlo completamente nella primavera 2013.

Nelle stesse zone colpite dalla grandine in modo meno intenso, per circa 150-170 ettari il danno si attesta su valori che variano fra il 40% e l’80%, mentre per ulteriori 150-170 ettari il danno è fra il 10% e il 40%. In questo caso è in parte compromessa la produzione del 2012, che potrà essere recuperata parzialmente dal punto di vista quantitativo a patto che le condizioni climatiche da oggi fino alla vendemmia non siano eccessivamente umide o piovose. In queste aree la produzione 2013 è comunque garantita.

Infine va tenuto conto di un’ulteriore problematica: quando la grandine colpisce territori contigui e con un’intensità elevata viene a mancare produzione alla cooperativa, ovvero alla cantina della zona. Il Trentino è infatti fondato su un sistema cooperativistico diffuso ed efficiente, al punto che in viticoltura il 90% della produzione viene conferita alle cantine sociale. Anche nel caso specifico della Vallagarina, le realtà più colpite sono la cantina Vivallis e la consociata cantina di Nomi, a cui si stima possa mancare tra il 15 e il 20% della produzione. Il danno si riflette sui costi fissi e, a cascata, sul territori e sui soci, anche quelli non colpiti direttamente dalla grandinata. Di qui la decisione della Giunta provinciale di attivare attraverso il Codipra di Trento una assicurazione agevolata. (at)

 

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