Grant Morrison
Cosa pensa Grant Morrison delle attuali politiche editoriali degli editori di fumetti? Intervistato dal sito Salon per parlare della sua ultima fatica editoriale (Multiversity, in dirittura d'arrivo anche nel nostro paese sotto le effigi della RW-Lion) lo scrittore scozzese non ha resistito dal muovere una critica decisamente severa all'attuale trend di imbastire storyline sempre più complesse e cervellotiche (critica strana, visto il pulpito da cui proviene...)
"Tutti gli eroi dei fumetti - ma anche quelli della TV, tipo il Doctor Who - devono inevitabilmente, inesorabilmente, ripetutamente affrontare una minaccia che ha a che fare con la sua essenza. Non è più sufficiente che si commetta un qualsiasi reato per quanto strano esso possa essere a Gotham City; tutti i cattivi devono arrivare a rosicchiare quelle che sono le radici alla base di Batman, mandare all'aria la vita privata dei sui amici e dei suoi parenti, indurlo a mettere in dubbio la sua ragione d'essere, dare fuoco alla sua cassetta delle lettere e far esplodere la sua caverna. Il povero vecchio Batman di questi tempi sembra che barcolli da un'epopea in grado di distruggergli la vita a un'altra con a malapena il tempo per respirare, facendomi desiderare i giorni in cui di notte andava in giro ad aiutare la gente o a risolvere misteri che non conducevano a qualche piano progettato da un'eternità dal nemico definitivo che si appresta a compiere la malefatta definitiva. E il crociato incappucciato non è l'unica vittima di questa "crisi" epidemica simile all'ebola. Per un periodo è stato genuinamente emozionante osservare i nostri eroi affrontare alcune minacce che miravano al loro stesso motivo di essere e alla loro rilevanza, ma adesso questo approccio in stile "crisi", in cui ogni giorno è quello in cui il Male prevale, sta iniziando a diventare un'altra sgradevole strategia di vendite che finisce per svilire il contributo degli autori"
Multiversity #1
copertina di Ivan Reis