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Grappe Brunello, una storia di distillatori dal 1840

Creato il 18 marzo 2012 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria
Grappe Brunello, una storia di distillatori dal 1840

Maria Marzari

Моntegalda, 1840. È qui che ha inizio la storia della più antica distilleria artigianale d’Italia. Il capostipite della dinastia è Bortolo Lotto, figura amata e rispettata in paese. Al piano terra del Palazzone – ancora oggi sede della distilleria Brunello – possiede un bruso per la produzione di acquavite, un frantoio per olio, e una macina per zolfo. Tre attività che gli permettono di vivere agiatamente al fianco della moglie Teresa. Ha un solo figlio, peraltro adottivo, che perde prematuramente. Nel 1905 la fabbrica passa così in eredità alla nuora Maria Marzari, che per un bizzarro giro di parentele, è anche sua pronipote. Maria è una donna coriacea: tra le prime imprenditrici nel mondo della grappa, affina la tecnica di distillazione appresa dal suocero, mettendosi ella stessa all’alambicco e ottenendo ben presto premi e riconoscimenti. Rimasta vedova di Rinaldo Lotto si risposa con Giovanni Brunello, dal quale ha sette figli. I due figli maschi, Giandomenico e Antonio, aiutano Maria nel lavoro della distilleria. Ma bisognerà aspettare la fine della guerra perché i Fratelli Brunello si ricongiungano a Montegalda per riprendere in mano le sorti della Distilleria.

Grappe Brunello, una storia di distillatori dal 1840

Grappa La Scura Riserva 30 mesi

Ottenuta dalla accurata distillazione di vinacce fermentate di uve a bacca rossa, dopo aver riposato in recipienti inerti per migliorare la morbidezza gustativa, viene invecchiata in barili di rovere di Allier per oltre trenta mesi. Di colore paglierino intenso, con possibili differenti tonalità a seconda della partita di invecchiamento, è grappa di grande intensità di profumi, in perfetta rispondenza gusto-olfattiva. Finale dolce e vanigliato leggero. Sono riconoscibili sentori speziati: coriandolo, cannella, con ricordo di liquirizia, miele di castagno e tabacco, leggera e piacevole sensazione di fieno e cuoio bagnato.

Al palato è calda e rotonda, avvolgente, ribadisce gli aromi di buon legno, di tostatura, di cannella che la rendono fragrante e articolata. Ottimo esempio di equilibrio di aromi primari e terziari. Si accompagnata a sigari toscani e al cioccolato fondente. Gradazione: 43% vol.


 



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