GRASSHOPPER – FIORENTINA 1-2. Chi ben comincia è a metà dell’opera. E’ proprio il caso di dirlo per la squadra di Montella che, nonostante la condizione fisica non ancora ottimale , riesce a strappare una vittoria fondamentale in chiave qualificazione in Europa League contro un Grasshopper volenteroso ma poco concludente.
Per il primo impegno stagionale Montella lancia dal primo minuto i nuovi arrivati Ambrosini e soprattutto l’attesissimo Mario Gomez, a cui viene affiancato Giuseppe Rossi, ormai destinato al pieno recupero dopo gli ultimi due anni falcidiati dai problemi al ginocchio. Per gli svizzeri da segnalare la presenza in panchina dell’ex Brescia Vonlanthen, promessa del calcio svizzero arrivato un anno fa a ritirarsi dal calcio per un breve periodo.
La partita si apre con la Viola che gestisce fin da subito il pallino del gioco grazie alla regia di un Borja Valero già in grande spolvero, approfittando tuttavia delle difficoltà in palleggio dei padroni di casa che per la prima mezz’ora non creano una singola opportunità in zona gol. Al 13′ prima svolta del match: Gonzalo Rodriguez può impostare indisturbato e imbecca Cuadrado con un perfetto lancio da metà campo: il colombiano controlla in corsa e si invola sulla fascia, si accentra e scaglia una sassata che trafigge il portiere svizzero portando meritatamente in vantaggio i suoi.Cinque minuti dopo il primo sussulto di Mario Gomez, conclusione neutralizzata da Burki. Dopo la prima mezz’ora di gioco inizia a calare l’intensità degli uomini di Montella e inizia a prevalere la migliore condizione fisica degli svizzeri (già alla quinta partita di campionato). Al 30′ Anatole prova a sorprendere Neto con un potente tentativo deviato dal portiere in corner, la Fiorentina sfiora poi il raddoppio con una girata di Aquilani servito da Gomez su cui si supera l’estremo difensore svizzero. La prima frazione si conclude con il Grasshopper che sfrutta il calo fisico dei Viola ma ci prova solo con due tiri da lontano di Hajrovic entrambi imprecisi.
&wgcampaignid;&js;&wgcampaignid;Il riposo è un toccasana per gli ospiti che possono rifiatare e recuperare le energie, la ripresa riparte infatti col botto: dopo neanche 15 secondi arriva il raddoppio, Rossi sfrutta trova un varco tra i distratti difensori e serve Gomez che viene anticipato da Grichting con un goffo tentativo che finisce nella propria porta: è l’autorete che mette una seria ipoteca sul passaggio del turno di Pasqual e soci. Al 61′ ci riprova senza fortuna Cuadrado – uno dei migliori insieme ad Ambrosini, preziosissimo sulle palle inattive, e Borja Valero – bravo Burki a respingere. Come nel primo tempo cala notevolmente la Fiorentina concedendo l’iniziativa alla squadra di Zurigo. Montella inserisce forze fresche, dentro Ljajic e Marcos Alonso al posto di Rossi e Pasqual, risponde il tecnico svizzero Skippe con il talentino Ben Khalifa per un nervoso Gashi. Gli sforzi, disordinati e quasi mai realmente pericolosi del Grasshopper vengono ripagati con il gol di Anatole, il migliore dei suoi che approfitta di una disattenzione collettiva della difesa viola per infilare Neto con un preciso colpo di testa ravvicinato.
La partita si trascina stancamente fino al 90′: nonostante una condizione fisica da affinare e qualche disattenzione difensiva di troppo sono molte le note positive per Montella, a partire dalla buona prestazione offensiva di Cuadrado, il ritrovato Giuseppe Rossi e l’instancabile Borja Valero. Discreto anche l’esordio di Mario Gomez, l’intesa con Rossi e Ljajic è ancora da affinare ma è tutta questione di tempo. Le prospettive sono buone, e la finale a Torino è uno stimolo in più per andare avanti nella competizione.