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Grassi, brutti e stronzi

Creato il 26 febbraio 2015 da Margheritadolcevita @MargheritaDolcevita

tdm00131Mi capita spesso di frequentare o quantomeno di leggere gruppi o forum di persone obese, molto obese, o che sono state obese e molto obese. Alla fine gli argomenti sono sempre gli stessi, ciclici, ritornano, ma ogni tanto qualche spunto interessante lo trovo ancora. Ciclicamente rispuntano immagini come quella a lato, a volte al posto di “brutto” c’è “stronzo” o “stupido”. Le persone ridono, dicono sì la voglio. E io mi sento sempre l’aliena che non ride e che non girerebbe mai con una maglietta del genere (e non perché è bianca e il bianco sopra un bmi di 25 è notoriamente bandito).

Io sono la prima che divide il mondo in obesi e non obesi. Anzi, io vado oltre, io divido il mondo in molto obesi e non molto obesi. Ma non è una divisione basata sull’intelligenza o la cattiveria, è che io da grande obesa ho problemi che una persona normopeso o in sovrappeso non comprende, non capisce e non c’è niente da fare, non è che posso fargli un corso o posso farglieli capire. A me dispiace per le ragazze che patiscono perché pesano 10 kg o 15 kg o anche 20 kg di più, capisco che sia una difficoltà, che sia un problema che crei dei disturbi, ma io mi rifiuto di essere associata a quella categoria, io sto da un’altra parte, su un altro pianeta. Vuoi capire come mi sento? Intanto indossa una muta che pesa almeno 50kg e stacci per una settimana, giorno e notte, e poi ne riparliamo.

Come vedete l’intelligenza o la cattiveria non c’entrano poco. Magliette del genere invece dividono il mondo in obesi e brutti/stupidi/stronzi, generalmente magri (è sottinteso). Come se gli obesi non potessero essere brutti/stupidi/stronzi. Come se assieme al lardo avessimo incorporato il genere della bellezza, dell’intelligenza e della bontà. Se fosse così sarei una santa, una santa molto bella e molto intelligente. Sarei Rania di Giordania in pratica. Grassa, chiaramente. E’ pericoloso dividere il mondo così. Perché si rischia di vedere solo il peso, di non guardarsi più a fondo e di non vedere tutto il resto. Che può essere meraviglioso, oppure no, esattamente come per chi pesa la metà o un terzo di noi. La frase che ogni tanto scrivo (non sono una bonaria panzona buontempona etc) parte proprio da quel pressupposto lì, da quello stereotipo lì, che vede i ciccioni fatti sempre in un modo. E io devo specificarlo che sono cicciona ma stronza, esattamente come una magra, perché le ciccione non possono essere stronze, per l’amor del cielo, sia mai.

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Questi pensieri generano mostri, i mostri dimagriti. Non tutti quelli che dimagriscono sono mostri, per l’amor del cielo. Ma tanti sì, tanti si dimenticano com’era essere obesi e diventano più stronzi dei magri stronzi che criticavano quando erano obesi. Qualche giorno fa ho letto una discussione: una ex obesa al centro commerciale ha visto un signore obeso mangiare la pizza. Questa signora ex obesa è andata dal signore obeso che mangiava la pizza a parlargli dell’intervento che ha fatto per dimagrire (preciso che non sono assolutamente contro la chirurgia bariatrica, anzi, assolutamente favorevole al 100%), per dargli dei consigli, per illuminarlo. Il signore obeso che mangiava la pizza l’ha mandata a quel paese. L’ex obesa se ne è risentita. Vi sembra una cosa normale? Pensate all’arroganza che ci vuole per disturbare uno sconosciuto e predicare il verbo, un verbo che magari conosceva già, un verbo che evidentemente non aveva nessuna voglia di ascoltare. La sfiga dell’obeso è quella di avere un problema di salute esageratamente visibile. Mettiamo che da domani a chi ha problemi di tiroide spunti un enorme bollino verde sulla fronte, vi piacerebbe se qualcuno vedendo quel bollino venisse lì a dispensare consigli non richiesti? Non penso. Uno degli slogan preferiti delle antiabortiste (e in generale del femminismo) dice che in fondo il corpo è mio e ci faccio quello che voglio. Io lo estendo ad ogni cosa che riguardi il mio corpo, la mia salute, ognuno deve poter scegliere se guarire, se fare qualcosa oppure no, per ogni malattia, anche per l’obesità. Vorrei che lo capissero molte persone. Grasse, magre, brutte, belle, stronze, gentili, intelligenti, stupide, chiunque.



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