Di Mario Marrandino. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, aprendo la riunione della dei Presidenti degli organi parlamentari specializzati negli Affari dell’Unione dei Parlamenti Ue, dice: “Per riguadagnare la fiducia dei nostri cittadini nel progetto europeo, dobbiamo rafforzare la legittimità democratica delle istituzioni comuni e le interazioni fra il Parlamento europeo e i Parlamenti nazionali, che sono attori complementari e non concorrenti”. Legittimità messa “alla prova” dalle scelte sulla crisi, ha sottolineato citando Juncker.
“Ora dobbiamo guardare avanti, rilanciare la crescita con la massima determinazione possibile e rafforzare la fiducia dei cittadini nel meraviglioso progetto europeo attraverso democraticità ed efficienza”, continua Grasso e aggiunge: “Voglio dirlo a quei colleghi che non condividono l’iniziativa di una Procura Europea per proteggere gli interessi finanziari dell’Unione: contrapporre sovranità ad azioni comuni è un errore quando si tratta di questioni transnazionali che trascendono del tutto dal controllo dei singoli Stati. Che ci piaccia o no siamo vincolati ad un destino comune e solo insieme possiamo governarlo invece che subirlo”, aprendo la Riunione degli Organi dei Parlamenti europei specializzati negli Affari dell’Unione.
Grasso ha anche citato le parole di Renzi all’Europarlamento: “La vera, grande sfida che ha di fronte a sé il nostro continente è ritrovare l’anima dell’Europa”.
“Il semestre italiano di Presidenza interviene“, dice Grasso, “in un momento delicato e, direi, definitorio nella storia dell’Unione Europea. Ci troviamo a confrontarci con temi epocali: la crisi economica, le migrazioni, i conflitti e l’instabilità geopolitica alle nostre porte. Dalla consapevolezza con cui affronteremo queste sfide dipende il futuro della nostra Unione e dei nostri cittadini. Dopo la crisi economica e finanziaria più drammatica dal secondo dopoguerra sono stati adottati diversi strumenti comuni di governance, preventivi e correttivi. Misure per ‘spegnere l’incendio’. Ma come ha bene ricordato il Presidente Juncker, ‘il percorso non è stato privo di errori. È mancata l’equità sociale. La legittimità democratica è stata messa alla prova’. Ora dobbiamo guardare avanti, rilanciare la crescita con la massima determinazione possibile e rafforzare la fiducia dei cittadini nel meraviglioso progetto europeo attraverso democraticità ed efficienza”.
“A questo fine dobbiamo concentrare l’azione dell’Unione su quegli obiettivi che solo l’azione comune può consentire di ottenere. Fra questi la gestione solidale e condivisa dei flussi migratori e la lotta alla criminalità transnazionale e al terrorismo che dobbiamo considerare responsabilità comuni e collettive”, ha aggiunto sottolineando l’errore di chi si oppone a una “Procura Europea per proteggere gli interessi finanziari dell’Unione”.
Grasso ha poi aggiunto: “Ai parlamenti nazionali il Trattato attribuisce il compito di contribuire attivamente al buon funzionamento dell’Unione, tramite il controllo di sussidiarietà, la partecipazione ai meccanismi di valutazione delle politiche nell’ambito dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, le procedure di revisione dei trattati e la cooperazione interparlamentare. Il nostro Parlamento ha lavorato con grande convinzione in questa direzione, sia nelle procedure di vigilanza sul rispetto della sussidiarietà sia nel dialogo politico con le istituzioni europee, in particolare la Commissione“. Grasso ha concluso l’intervento augurando buon lavoro alla riunione del Cosac: “Insieme ai rappresentanti del Governo italiano e della Commissione europea vi apprestate a dibattere due temi di rilievo cruciale come le prospettive dell’Unione europea dopo le elezioni e le potenzialità insite nei fondi strutturali e di investimento, elemento portante del bilancio dell’Unione per il periodo 2014-2020. Vi auguro dunque una proficua giornata di lavoro, certo che saprete fornire indicazioni preziose per il rilancio e il rafforzamento della nostra Unione, nel segno della crescita e di una rinnovata unità di intenti e di valori”.