Gratitudine

Creato il 08 ottobre 2013 da Pim

Il Cantico delle Creature di frate Francesco rappresenta la descrizione poetica della gratitudine, uno dei sentimenti più nobili che l’animo umano può sperimentare. Secondo Melanie Klein, essa si sviluppa quando il bambino impara a godere della relazione con la mamma e di tutto ciò che di buono gli offre. Dopo aver introdotto latte e amore, la sensazione di appagamento che ne consegue gli permette di superare l’avidità e l’invidia primarie e sentire gratitudine per quanto ricevuto. Non è una condizione di piacere egoistico: la possibilità/capacità di provarla implica l’accettazione dei propri limiti e apre la strada al riconoscimento dell’altro. È il segno del superamento della posizione schizoparanoide e del raggiungimento di un funzionamento mentale depressivo; in altre parole, il momento centrale della nostra crescita. La felicità è proprio questo ritrovarsi pieni d’amore e pienamente grati a chi ce lo dona, nonostante le inadeguatezze che abbiamo. Francesco è l’esempio più alto del conseguimento di uno stato mentale depressivo, perché si rivolge non a un oggetto specifico ma verso il mondo e tutti gli esseri viventi. “Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature”: il sole, la luna, l’acqua, l’aria, la luce, la terra, il fuoco, la notte, l’amore. E questo senso profondo del ringraziamento va anche al dolore e alla morte intesi come aspetti ineludibili della vita, da non negare bensì da elaborare.


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