Salgo i gradini del palazzo delle poste centrali di Pavia, entro nell’atrio per prelevare e vedo questa grossa macchinetta giallo-posta. Subito penso a un nuovo self service, e invece. Invece è un distributore automatico di Gratta e Vinci. Se ne possono scegliere 12 diversi tipi dai 5 euro in su. Penso subito che anche il Gratta e Vinci è uno di quei giochi che succhia soldi alle persone. Meno delle macchinette, meno delle scommesse. Ma mi sono immaginata i pensionati, che appena ritirati i soldi, tentano la fortuna con un biglietto argentato da grattare. O chi usa il resto della bolletta per tentare un raddoppio. Va bene l’Era delle macchinette, da quelle per la pizza (ora anche in università) a quelle che distribuiscono fiori (vedi aeroporto di Orio al Serio) o a quelle legate alle farmacie. Ma i Gratta e Vinci in posta mi sembra un po’ esagerato. No?
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