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Gravidanza: esami necessari e inutili

Creato il 03 aprile 2015 da Abcsalute @ABCsalute
Esami in gravidanza
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Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha richiamato l’attenzione sull’eccesso di esami prescritti alle gestanti, con costi non trascurabili ed ingiustificati. Non è la prima esponente delle Istituzioni né la prima persona a lanciare l’allarme su un abuso che le società scientifiche come la S.I.G.O. (Soc. Italiana di Ginecologia ed Ostetricia) e l’A.O.G.O.I. (Associazione dei Ginecologi Ospedalieri) evidenziano da tempo.
Abbiamo chiesto al Ginecologo Dott. Vincenzo Giambanco di fare chiarezza per dare alle donne in gravidanza le giuste informazioni su quali sono gli esami necessari e quali invece si possono evitare perché inutili.
 

Esami in gravidanza: panoramica

La collaborazione tra il Ministero della Salute e le Società Scientifiche ha permesso di tracciare alcune Linee-guida sulla gestione della gravidanza fisiologica su cui si fonda la gratuità di alcuni esami. Ciononostante si assiste ancora al proliferare di esami ingiustificati che, senza essere di per sé nocivi, generano ansie immotivate e portano la donna a vivere la gestazione come fosse una malattia. Esistono due categorie di esami: quelli per valutare lo stato di salute della gestante e quelli che riguardano il feto, la cosiddetta diagnosi prenatale.
 

Esami in gravidanza per la donna

Gli esami fondamentali che la donna in gravidanza deve eseguire sono quelli gratuiti. Il Decreto ministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20/10/1998 indica una sere di esami da eseguire nelle diverse fasi della gravidanza.
 
All’inizio della gestazione, possibilmente entro la 13a settimana

  • Emocromo: Hb, GR, GB, ematocrito (Ht), piastrine (Plt)
  • Gruppo Sanguigno Abo E Rh (D)
  • Transaminasi
  • Virus rosolia anticorpi: da ripetere entro la 17a settimana in caso di IgG negative
  • Toxoplasma anticorpi (E.I.A.): da ripetere ogni 30-40 gg. fino al parto in caso di IgG negative
  • Treponema Pallidum Anticorpi (TPHA): Ricerca quantitativa mediante emoagglutinante passiva. Esame da estendere al partner se non eseguito in funzione pre-concezionale
  • Treponema Pallidum Anticorpi Anti Cardiolipina (Flocculazione) (VDRL) (RPR): Esteso al partner se non eseguito in funzione pre-concezionale
  • Virus immunodeficienza acquisita (HIV 1-2) anticorpi
  • Glicemia
  • Esame delle urine chimico, fisico e microscopico
  • Ecografia ostetrica
  • Anticorpi Anti Eritrociti (Test di Coombs indiretto): in caso di donne con Rh negativo a rischio di immunizzazione, il test deve essere ripetuto ogni mese; in caso di incompatibilità AB0, il test deve essere ripetuto alla 34a-36a settimana.

 
Tra la 14a e la 18a settimana: esame delle urine chimico, fisico e microscopico.
 
Tra la 19a e la 23a settimana

  • Esame delle urine chimico, fisico e microscopico
  • Ecografia ostetrica

 
Tra la 24a e la 27a settimana

  • Glicemia
  • Esame delle urine chimico, fisico e microscopico

 
Tra la 28a e la 32a settima

  • Emocromo: Hb, GR, GB, HCT, PLT
  • Ferritina (P/(Sg)Er): in caso di riduzione del volume globulare medio
  • Esame delle urine chimico, fisico e microscopico
  • Ecografia ostetrica

 
Fra la 33a e la 37a settimana

  • Virus Epatite B ŒHbv© Antigene Hbsag
  • Virus Epatite C (Hcv) Anticorpi
  • Emocromo: Hb, GR, GB, HCT, PLT, IND. DERIV., F. L.
  • Esame delle urine chimico, fisico e microscopico
  • Virus immunodeficienza acquisita (HIV 1-2) anticorpi in caso di rischio anamnestico

 
Tra la 38a e la 40a settimana: esame delle urine chimico, fisico e microscopico.
 
Dalla 41a settimana

  • Ecografia ostetrica: su specifica richiesta dello specialista
  • Cardiotocografia: su specifica richiesta dello specialista; se necessario, monitorare fino al parto

 

Prof. Vincenzo Giambanco

A cosa servono gli esami in gravidanza?

La maggior parte degli esami elencati indagano sulla salute materna e, indirettamente, su quella del feto, ma ecografia e cardiotocografia sono più direttamente correlate al benessere fetale.
L’ecografia è alla base della diagnosi prenatale di malformazioni congenitee valuta l’accrescimento regolare del feto.
La cardiotocografia (CTG) registra l’attività cardiaca del feto e l’attività contrattile dell’utero. Entrambe le metodiche sono spesso usate in modo non appropriato.
Le ecografie indispensabili in gravidanza sono solo tre:

  1. Alla 11a/12a settimana, per un primo esame del feto e per stabilire con precisione l’inizio della gestazione, utile per valutare un ritardo alla nascita
  2. Alla 19a/21a settimana, la cosiddetta morfologica, che esamina la struttura degli organi fetali a quel punto tutti formati
  3. Dopo la 31a settimana per valutare l’accrescimento del feto.

Esami evitabili in gravidanza

Oltre alle tre necessarie, altre ecografie possono essere eseguite solo su indicazione precisa del ginecologo, in rapporto a dubbi o problemi insorti, altrimenti servono solo a compiacere ansie e curiosità in un circolo vizioso fine a se stesso.
A vote la cardiotocografia viene consigliata prima del termine della gravidanza ed è stato stabilito con certezza che, in tal caso, serve solo a far aumentare i cesarei inutili in virtù dei numerosi falsi positivi, cioè tracciati definiti anomali e bambini perfettamente sani alla nascita.
Riguardo alla diagnosi prenatale di alterazioni genetiche, in primis la sindrome di Down, va dato credito ad esami non invasivi come il Tritest o l’Ultrascreening che, mediante l’ecografia della plica nucale del feto e il dosaggio di determinate sostanze, si approssimano alla diagnosi fino al 95% di affidabilità, fermo restando che la determinazione del cariotipo fetale (dopo biopsia del villo o amniocentesi) rappresenta comunque il riferimento più sicuro.
 

I consigli del ginecologo

Prima di qualsiasi accertamento strumentale o di laboratorio è indispensabile il colloquio con la gestante, o meglio con la coppia, per raccogliere dati anamnestici importanti, come la familiarità al diabete, il rischio per HIV, ecc., e suggerire un corretto stile di vita a partire dalla sana alimentazione e dalla costante attività fisica. Questi accorgimenti sono molto più importanti di un’ecografia alla settimana, consuetudine sbagliata ma testimoniata da numerose donne in gravidanza.
Per richiedere maggiori informazioni, contatta il Ginecologo Dott. Vincenzo Giambanco.


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