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Gravity Badgers – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 06/06/2014

Cover Gravity Badgers

Wii U TESTATO SU
WII U

Genere:

Sviluppatore:

Produttore: Wales Interactive

Distributore: Digitale

Lingua: Italiano

Giocatori: 1

Data di uscita: 28/11/2013

VISITA LA SCHEDA DI Gravity Badgers

Pro-1Gameplay interessante Contro-1La difficoltà è mal calibrata

Pro-2Tecnicamente molto buono Contro-2Solo due boss fight su cinque sono realmente impegnative

Pro-3Level design buono... Contro-3... Ma non eccessivamente

Lo spazio è una distesa sconfinata in cui, videoludicamente parlando, si possono incontrare tantissimi tipi di creature diverse. Quelle presenti all’interno di questo titolo sono i Gravity Badgers, tassi spaziali impegnati nella lotta contro i malvagi Evil Honey Badger, o meglio, gli Hellsett. Tutta l’esperienza di gioco si compone di un’impostazione da puzzle game basata completamente sulla fisica, che porterà il giocatore a visitare ogni anfratto più mortale dello spazio.

gravity-badgers-evidenza

Tassi gravitazionali

Il protagonista del titolo, il Capitano T Baybacks, è impegnato in un viaggio spaziale per cercare di salvare i suoi amici, la sua famiglia, ma soprattutto l’interno universo dall’attacco dei malvagi Hellsett. Il titolo si apre con un prologo composto di pochi livelli che fanno da introduzione alle meccaniche base del gameplay, poi comincerà la vera e propria avventura suddivisa in ben cinque episodi, che a loro volta si dividono ciascuno in ben 25 livelli più alcuni extra, per un totale di 140 livelli in cui il giocatore sarà chiamato a raggiungere un punto di uscita cercando di non impattare contro gli ostacoli e di sfruttare la gravità a proprio vantaggio. Il gameplay di Gravity Badgers infatti è basato completamente sullo slancio e sullo sfruttamento dell’ambientazione circostante per cercare di raggiungere l’uscita del livello. Con un solo movimento il giocatore dovrà raggiungere il traguardo senza mai impattare contro nessuno ostacolo, pena, il dover riprovare il salto e l’impossibilità di completare il livello raccogliendo le tre sfere presenti all’interno di ognuno di essi.

Se nei primi livelli sarà importante raggiungere solamente l’uscita direzionando il lancio nella direzione opposta a quella desiderata e regolando bene l’intensità, man mano che si proseguirà, i livelli verranno arricchiti da due tipi di pianeti, quelli rossi e quelli blu. I primi avranno un effetto gravitazionale che spingerà il tasso di turno verso la loro superficie, mentre quelli blu avranno un effetto respingente. È necessario quindi calcolare in modo preciso la direzione e l’intensità dello slancio altrimenti il personaggio sarà o lanciato fuori dal quadro di gioco o si scontrerà contro uno degli ostacoli che compongono il livello. Questi ostacoli sono di natura fissa, come agglomerati di asteroidi, oppure mobili come mostri spaziali o addirittura alcuni pianeti che fluttuano per l’ambiente. A dare una mano al giocatore troviamo i blocchi di ghiaccio che una volta agganciati permetteranno al tasso di potersi lanciare in una determinata direzione e alcuni portali, uno blu da cui entrare e uno viola da cui uscire, che non sempre si riveleranno un ottimo aiuto, dato che dovremo tenere conto che la direzione con cui usciremo sarà la stessa di quella d’ingresso. Oltre a questi classici livelli, al termine dei capitoli di Gravity Badgers troviamo una boss fight e questo sarà l’unico momento in cui uno dei personaggi disponibili sarà in grado di attaccare. Durante questi scontri, di cui purtroppo solo gli ultimi due spiccano per livello di difficoltà e originalità, il giocatore è chiamato a schivare continuamente gli attacchi nemici e nel frattempo dovrà colpire il nemico fino a sconfiggerlo, così da poter proseguire nella storia e liberare un nuovo compagno dalla prigionia.

Il difetto più evidente di Gravity Badgers è un errata calibrazione nel livello di difficoltà. Infatti fino al quarto episodio il gioco scorre molto facilmente e, nonostante un bel po’ di fallimenti nel cercare di portare a compimento tutti i livelli al massimo, con due o tre tentativi il successo sarà assicurato. Una volta arrivati al quarto livello si assiste ad una vera e propria impennata nella difficoltà che lascerà completamente spiazzato il giocatore, che ad un tratto comincerà inesorabilmente a fallire i livelli richiamando un tipo di approccio completamente diverso al gioco, in cui dovrà necessariamente prestare maggiore attenzione e provare e riprovare fino a conseguire il successo. Tutto ciò aumenta la longevità che purtroppo non è molto estesa, anche se il gioco al suo termine rassicurerà il giocatore tramite un messaggio che promette nuovi episodi futuri, quindi è facile attendersi quanto prima il rilascio di alcuni DLC che andranno ad aumentare la durata della produzione, anche per cercare di valorizzare i quasi cinque euro spesi per acquistare il gioco. Gravity Badgers dal punto di vista tecnico presenta una realizzazione grafica molto buona. L’ambiente dello spazio è ricreato benissimo anche grazie ad un buon level design e ai modelli dei personaggi. Nulla di realmente eccezionale in ogni caso, anche perché parliamo di ambientazioni che, eccezion fatta per i due ultimi boss, non presentano particolari picchi di dettagli. Discorso opposto per la colonna sonora, arricchita da buoni effetti sonori e musiche tutte tendenti al rock che potranno fare la gioia di coloro che amano questo genere musicale.

Gravity Badgers – Recensione IN CONCLUSIONE
Gravity Badgers è un gioco divertente ma che, a causa di alcune scelte dei programmatori, si rivela essere fin troppo sbilanciato in termini di difficoltà, soprattutto dopo quanto visto nei tre episodi pensati per essere "soltanto" dei veri e propri passatempo. Anche le boss fight seguono lo stesso andazzo e forse una maggiore calibrazione di questa evoluzione avrebbe permesso al titolo di imporsi maggiormente nel panorama dei puzzle game attuali. ZVOTO 7
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