Devo dire che recensire Gray di Falconi per me è stato difficile. Ho iniziato questo libro con gran foga, l’ho aspettato con disperazione quasi maniacale. Ma quando ho aperto la prima pagina la magia si è spezzata immediatamente. Francesco (mi perdonerà questo tono colloquiale… spero!) nei ringraziamenti dà una doverosa chiave di lettura di Gray: non è una riscrittura del romanzo di Wilde, è un omaggio, un tributo.
I personaggi originali vengono “doppiati” e spostati in una storia tutta nuova, quella scritta da Falconi appunto. Ma allora sorge una domanda: che senso ha toccare Dorian Gray se la sua storia è totalmente diversa da quella del “Ritratto”? Se anche la sua personalità è lontana anni luce dal mostro descritto da Wilde (di cui sono follemente innamorata, lasciatemelo dire) allora ha senso pensare a questo Dorian come a quel Dorian? O avrebbe avuto più senso chiamarlo “Signor X”?
Wilde scrive il ritratto con uno scopo preciso, come ammonizione. “Se vivrete la vita in questo modo, la dannazione eterna sarà la vostra fine”. Non c’è soluzione, non c’è salvezza. Ma qui c’è. Allora mi riallaccio al dubbio già espresso: esiste motivo per parlare di Dorian Gray in questo libro? Per quanto Falconi abbia, giustamente, rimaneggiato la storia originale, un qualcosa doveva pur restare, un filo rosso indivisibile che facesse tornare alla mente il romanzo del 1889. Ma non c’è. Mai. E per me il problema del libro sta tutto qui.
Dorian Gray di Falconi non è Dorian Gray di Wilde, né per carattere né per stile né per scelte di azioni. Chiarito questo punto non ci resta che analizzare un romanzo che ho trovato debole e poco sviluppato in più punti. Ma partiamo con ordine.


Sulla prima apparizione dell’anima nera con lord Henry Wotton alzo di nuovo le mani, troppe poche righe per poter spiegare un qualcosa che è alla base di tutto il romanzo. Direi fondamentale. Per il resto ho trovato debole anche la caratterizzazione del luoghi. Siamo a Roma, Parigi, Londra e in altre città solamente perché è Falconi a dircelo, perché da come il tutto viene descritto, potremmo essere ovunque.

Ps: Adoro i riferimenti a Madonna nel libro. Solo per quello dovrei mettere 4 stelline xD








