Magazine Cultura

Grayson Capps > Love Songs, Mermaids and Grappa

Creato il 28 ottobre 2015 da Zambo
Grayson Capps alt= Love Songs, Mermaids and Grappa" /> Love Songs, Mermaids and Grappa" border="0" title="Grayson Capps > Love Songs, Mermaids and Grappa" />
In Italia ci sono generi musicali più popolari di altri. Nella prima metà degli anni settanta il genere di moda era il progressive, tanto che gruppi come Genesis e Van Der Graaf Generator fecero niente meno che dei numeri uno nelle nostre classifiche, mentre in patria erano degli sconosciuti. Dagli anni ottanta è stata la volta del rock roots americano, in gran parte grazie al lavoro di evangelismo svolto da Paolo Carù tramite la sua attività di importatore di dischi e la rivista di cui è editore, L'Ultimo Buscadero.
Ci sono artisti americani così amati nei nostri lidi da essere stati praticamente adottati dal pubblico italiano. Non solo Willy DeVille, che ignorato in patria, era niente meno che una rock star in Italia ed in Francia, ma anche (fra gli altri) Elliott Murphy e Carolyne Mas (entrambi hanno registrato per la Route 61 di Ermanno Labianca), Calvin Russell, Willie Nile...
Grayson Capps è un outsider, un rocker dell'Alabama fra roots rock e ballate, che ricorda un po', anche per il look barbuto e trasandato, il grande Steve Earle (un texano anche lui molto amato da noi). Non è mai stato nella classifica di Billboard, ma le sue canzoni sono spesso dei gioielli e la voce niente meno che magnifica.
Così la passione dell'Appaloosa Records (anglofila ma brianzola, come il Buscadero) lo ha portato a registrare a Cesenatico questo doppio Love Songs, Mermaids and Grappa, che già nel titolo racconta dell'amore ricambiato per il pubblico italiano. Non c'è bisogno di sapere chi è Grayson Capps per ascoltare il disco: perché se il primo CD raccoglie otto belle canzoni nuove (fra cui il gospel contagioso di May We Love e la brillante e cinematografica Windy and Worm), il secondo è un greatest hits che ci presenta la bellezza di diciassette piccole grandi poesie in musica prodotte nell'arco della sua carriera. Canzoni che spaziano in lungo ed in largo per la mitologia americana, evocando echi di Tom Waits, Calvin Russell, Earle, Townes Van Zandt, Dr. John, Ry Cooder e tanti altri dei cantanti di ballate che amiamo.
Fra le mie preferite Graveyard, Highway 42, Lorainne's Song, Wail & Ride, e la dolce Mermaid. Sarebbe un peccato non ascoltarle.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines