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GRAZIA.IT : Blogger we want you!

Da Sgangerata

Grazia.it da l’opportunità a una blogger di entrare a far parte della sua famiglia, così mi sono decisa a provarci!
Leggo spesso grazia sia online, che cartaceo. La sezione da cui traggo spesso ispirazione e spunti per scrivere nuovi post è lifestyle , dove posso scoprire le nuove tendenze su food, letteratura, arte, food, tv.
Ora mi ritrovo davanti al pc, con Luchino al mio fianco che schiaccia i tasti della tastiera a ripetizione perché mi sintonizzi sul Ballettopolo.

Pausa.

balletopolo

Okay, posso continuare.

In questo post dovrei parlare di me, presentarmi , il che mi mette un po’ a disagio: avete presente quando ai colloqui di lavoro e vi chiedono di descrivervi con 3 aggettivi?
Ecco.
Io entro nel pallone. Sì, perché non sono certo una da assumere, anzi..  Vorrei poter dire a quel tipo più o meno sulla mia età,  che mi scruta in maniera aliena:

<<Mi piace la vita. Ascolto musica brasiliana a tutto volume in casa e mentre avvito la caffettiera sculetto immaginando di essere al Carnevale di Rio, canto in macchina. A squarciagola, intendo. Rido da sola molto spesso e quando mi arrabbio urlo, giro avanti e indietro per il salotto e capita che mi scappi un “Aaaaarghhh”, con battuta di pugni sulla testa, che fa ridere mio marito. Se mi arrabbio con qualcuno evito di parlargli per un po’, nella speranza che si calmino le acque, ma che dico acque: nella speranza che mi calmi IO. A meno che QUELLA persona non inizi drammaticamente a mancarmi e allora, con la suddetta coda tra le gambe, le scrivo “Mi manchi da morire, pace?” (ma è successo solo una volta e lei lo sa). Quando ho un problema invio mille messaggi alle mie amiche di sempre. Contemporaneamente mi rispondono di stare ferma e pensare (in realtà non hanno importanza le loro indicazioni, che tanto non seguirò: mi basta sentirle). Odio fallire, ma in verità fallisco spesso: poi ci rido sopra. Non sono mai puntuale, nonostante mi trucchi in macchina mentre guido, con le matite della Pupa mezze sciolte a causa del caldo. Quando qualcosa non va arrossisco come una ragazzina, anche se vado per i 40;  la mia ex-Coinquilina dice che sembra che me la tiri, ma credo sia timidezza. Mi piacciono i vecchi film in bianco e nero e dopo averli guardati di solito per le 2 ore successivo il mio linguaggio si adegua temporaneamente agli anni ’40. Quando rido, rido forte!  Puntualmente qualcuno commenta “Fai piano”, ma non riesco. Mi dimentico tutto: “solo le cose che non ti interessano” dice il dottore, ma se ripenso a quella volta che mi dimenticai di iscrivermi all’università o quando dimenticai mio padre all’aeroporto e lo andai a prendere con 5 ore di ritardo; beh.. credo che il mio dottore mi sopravvaluti.  Non sono affatto solare: se mi sveglio col muso, resto incagabile per tutta la giornata. Amo il mare ed inizio a rompere le scatole a tutti dal martedì per scendere il weekend (tenda, ai Piomboni). Sono disordinatissima, infatti quella scarpa destra e l’apparecchio li devo ancora trovare. Prima di avere Luca, la mattina prima delle 8 non mi svegliavo. Categorico. Ora mi sveglio alle 6 e per compensare, entro le 8, ho già bevuto 4 caffè.  Odio la colazione al bar, però appena posso faccio un salto per controllare il voto che mi ha dato Capitani sulla Gazzetta dello Sport. Non riesco a trattenere la fame e così quasi tutti i giorni, dopo pranzo, torno in ufficio col singhiozzo perché ho inghiottito tutta la pasta troppo velocemente. Amo follemente mio marito, ma sono pigra e non glielo dico mai. Dico sempre la verità: anche quelle brutte, quelle che fanno rimanere male le persone e se qualcuno mi chiede un opinione non sono certo dotata di quella peculiare diplomazia femminile dello “Stai benissimo”. Mi do lo smalto in pausa caffè, non che a casa non abbia tempo,è che la collezione di smalti risiedere rigorosamente dentro al cruscotto della macchina. Adoro scrivere, scrivo di tutto, riesco a scrivere un articolo di 4 pagine anche sulla lista della spesa, per fortuna lavorando alla Gazzetta della mia città, ho imparato a sintetizzare: il che mi permette di finire in tempo i post tra un cambio di pannolino e l’altro.

Ah dimenticavo: ho un bambino meraviglioso, nato da una gravidanza difficile, che passa metà delle sue giornate a sorridere. Ho il cellulare pieno di sue foto perché il suo faccino ha la capacità di allontanare anche i pensieri più grandi.

Ecco, Gentile responsabile del personale, lei dovrebbe assumermi solo per questo>>.

E invece non dico nulla di tutto questo, di solito faccio un bel sorriso e propino le qualità che lo scrutatore vorrebbe sentirsi dire.

Potete votarmi qui, se vi va. Con un piccolo click mi fareste felicissima!

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