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GRAZIANO MAINO, Scritture verticali dimenticate

Creato il 30 novembre 2015 da Paolo Ferrario @PFerrario

GRAZIANO MAINO, Scritture verticali dimenticatePaolo Ferrario:

Le organizzazioni producono anche scritture che affermano l’organizzazione stessa, i suoi riferimenti, i suoi fondamenti (nome, brand, slogan), o la sua estetica (quadri, disegni), o scritture che illustrano performance e produzioni (manifesti di convegni, di pubblicità, di prodotti).
Scritture intime (più o meno consentite), scritture funzionali (rivolte a chi riceve servizi), scritture identitarie o affermative (per chi fa parte e per chi entra in contatto con il sistema organizzativo).
Quali altre scritture, e per quali fini, con quali effetti?

scritture verticali dimenticate
Vi sarà capitato di entrare in un ufficio, vedere appesi messaggi e percepire all’istante di essere coinvolti, indirettamente, come pubblico, in una conversazione che si svolge tra le persone che lavorano in quello spazio. Vi sarà capitato di osservare promemoria operativi o citazioni di massime, prese di posizione sul mondo e affermazioni di presenze dominanti in forma di cartelli, post-it, locandine, fotocopie, appunti fissati con una puntina… Le organizzazioni non producono – e non espongono –  solo scritture informative (aperti dal al, chiusi dalle ore alle ore, portare i seguenti documenti), di orientamento (per di qua o per di là), o che vietano (spegnere i cellulari). Le organizzazioni producono anche scritture che affermano l’organizzazione stessa, i suoi riferimenti, i suoi fondamenti (nome, brand, slogan), o la sua estetica (quadri, disegni), o scritture che illustrano performance e…

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