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Grazie a Fabio Marcaccini

Creato il 12 gennaio 2013 da Patrizia Poli @tartina

ringrazio Fabio Marcaccini per il suo articolo

da Livorno Magazine

di Fabio Marcaccini

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Patrizia Poli nasce a Livorno nel 1961 e qui risiede. Laureata in lingua e letteratura inglese con una tesi su Il Signore degli anelli di Tolkien, ha vinto il premio Guerrazzi con il suo racconto “Quand’ero scemo“, a sua volta pubblicato anche sulla rivista “La Ballata”. Attualmente responsabile della sessione “Arte e Cultura” per la nostra rivista LivornoMagazine.it e del relativo social forum su facebook, collabora a “CriticaLetteraria” e gestisce, insieme a Ida Verrei, la pagina “Laboratorio di Narrativa” su Facebook.

Ha scritto “Il Respiro del Fiume“, “Signora dei Filtri“, “Bianca come la Neve“, ed è autrice di una lunga serie di racconti. Insieme ad un gruppo di autori livornesi ha anche pubblicato “La Livorno che c’è“, una raccolta di storie brevi e poesie.

Leggere Patrizia ha senz’altro qualcosa di magico. Le sue narrazioni ti afferrano con delicata prepotenza e ti proiettano da subito in un tourbillon di emozioni, le stesse che molto probabilmente la scrittrice vive quando dà vita a personaggi, ambientazioni e situazioni. Mai banale, mai distaccata dai suoi racconti, è un perfetto cocktail di maestria e creatività. E di creatività dimostra di averne davvero tanta, visto gli innumerevoli racconti prodotti dalla sua mente, con storie sempre nuove e dai contenuti mai abusati. Nel racconto, il protagonista dimostra di avere sempre un cuore ed un anima: un contraddittorio di emozioni buone e cattive, come poi si riscontra sempre nella vita di tutti i giorni. Sentimento, amore, odio, pietà si mescolano tra loro. Così è per il bambino down (Quand’ero scemo), lo stesso vale per il boia che deve sopprimere la vita di un efferato criminale (Dead Man Walking), ma lo è perfino quando il protagonista della storia è una macchina di ferro computerizzata ed inviata dalla Terra ad esplorare il pianeta Marte (Solo il rumore del vento).

Ciò che resta difficile da spiegare è perché in una letteratura che dà spazio e fama anche ad orrende creazioni, non sia ancora stato riconosciuto il valore che si deve ad una scrittrice vera come la nostra Patrizia. O forse, molto più semplicemente, le cose stanno come la stessa scrittrice ci insegna nel suo articolo “Caro aspirante scrittore…“.
Insomma per farvi capire meglio il tutto e darvi la possibilità di apprezzare o meno, vi invitiamo a leggere alcuni dei suoi racconti che segnaliamo a seguito con accanto il nostro personalissimo giudizio.

- Asili ****
- Bugie e fantasie ****
- Di spalle ****
- Dona Sol ****
- Effimera
****
- Gli Angeli di St. Jeremy ****
- Il bastone e la conchiglia ****
- Il campo di mais ****
- Il figlio dell’uomo *****
- Il vento libero ****
- Incompiuta ****
- Io e Evelyn *****
- Io e te ****
- La corda e la pietra ****
- La scelta ****
- La terza notte ****
- L’inchiesta ***
- Marta ci vede ****
- Nessun dolore ****
- Quand’ero scemo *****
- Solo il rumore del vento *****
- Sordocieco *****
- Ultime ore prima dell’alba *****
- Un’estate sola
****

* basso ; ***** ottimo


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