Il Coordinamento genovese di Genova 2011 ha portato a termine il suo incarico, coronato da un risultato complessivamente molto soddisfacente. Di questo vogliamo ringraziare quanti ci hanno aiutato a realizzare e diffondere le numerose iniziative e quanti vi hanno partecipato.
Un ringraziamento particolare va a quanti hanno dato vita con noi alla grande manifestazione di sabato 23 luglio, per la fiducia dimostrataci e per non essersi fatti ingannare dalla campagna di allarmismo che purtroppo si é dovuta registrare. Vogliamo però ringraziare anche chi non é venuto: ci saranno future occasioni per essere di nuovo tutte e tutti insieme a manifestare.
Terminato questo faticoso percorso ognuno di noi torna ad operare nell'ambito consueto - importante, quale che ne sia la dimensione e la natura - avendo verificato che la strada per l'unità di chi lotta per un mondo diverso é faticosa, certo, ma é possibile ed é l'unica capace di incidere.
Ci ritroveremo presto insieme nella costruzione del Forum Sociale Mondiale del 2013 passando per i grandi appuntamenti che ci attendono, a partire dal G20 del prossimo autunno a Cannes. Saranno altrettante occasioni per consolidare la rete di movimenti che riunisce donne e uomini impegnati nella difesa del pianeta in cui viviamo e per garantire a tutte e tutti dignitose condizioni di vita.
Insieme all'unità serve però la memoria, e la nostra non si ferma a Genova 2001. Ventun anni prima di quella giornata nera della nostra democrazia, il 2 agosto 1980, una bomba fascista alla stazione di Bologna uccideva 85 persone provocando oltre duecento feriti. Anche in quel caso, come già per le altre stragi a partire da Piazza Fontana, lo sporco gioco dei depistaggi dei servizi segreti ha ostacolato in maniera decisiva la ricerca di verità e giustizia. Ricerca di verità e giustizia che é la stessa che ci ha mosso da subito per le drammatiche giornate del luglio 2001 e che ci muoverà ancora, certamente ancor più uniti e solidali.
Per questo abbiamo scelto la data del 2 agosto, alle 17.30, per trovarci davanti alla Prefettura di Genova - in largo Lanfranco - per concludere questo ciclo di iniziative ricordando che per l'uccisione di Carlo Giuliani ad opera dei Carabinieri non c'é stato neppure un processo, mentre per il massacro della Diaz, delle violenze di strada e delle torture di Bolzaneto il faticoso cammino della giustizia é riuscito ad arrivare a significative condanne dei vertici - a cominciare dall'allora capo della polizia ed oggi a capo dei servizi segreti De Gennaro - che rischiano però di essere vanificate in tutto o in larghissima misura dall'incombente prescrizione.
Siete tutte/i invitati a partecipare.
Coordinamento Genova 2011
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