Magazine Diario personale
Saluto la fine dell'anno conclusosi, uno dei più brutti e più belli della mia vita, con molto piacere. Come potete leggere nelle recensioni, la parola che diventerà per me il filo rosso, per il 2013 e per quanto mi resta di anni a venire, sarà Semplicità.
Lo saluto con questa meravigliosa canzone di Gabriella Ferri. Il testo è una poesia che definirei Inno alla Semplicità. Fatico a trattenere le lacrime quando la sento... Non amo la musica parlata, ma qua siamo in una di quelle eccezioni eccezionali, perché è musica vera, perché la voce è bella e accorata, perché sembra interpretare un film e posso solo rammaricarmi che la grande artista romana non abbia trovato spazio nella settima arte come avrebbe dovuto.
Eri bellissima Gabriella, una bellezza unica, con quei grandi occhi, fuori da ogni regola... togliamo pure la virgola al titolo del post, anzi spostiamola:
Grazie, alla Vita di Gabriella Ferri.
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato due occhi
Che quando li apro
Chiaramente vedo
Il nero e il bianco,
Chiaramente vedo il cielo alto
Brillare al fondo,
Nella moltitudine
L'uomo che amo.
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato l'udito
Così certo e chiaro
Sento notti e giorni
Grilli e canarini
Turbini martelli
E lunghi pianti di cani
E la voce tenera
del mio amato
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato il passo
Dei miei piedi stanchi
Con loro ho attraversato
Città e pozze di fango
Lunghe spiagge vuote
Valli e poi alte montagne
E la tua casa la tua strada
Il tuo cortile
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Del mio cuore in petto
Il battito chiaro
Quando guardo il frutto
Della mente umana
Quando vedo la distanza
Tra il bene e il male
Quando guardo il fondo
Dei tuoi occhi chiari
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto
Mi ha dato il sorriso
E mi ha dato il pianto
Così io distinguo
La buona o brutta sorte
Così le sensazioni che fanno
Il mio canto
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto
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