Non nego che l'emozione è stata sempre costante: dal primo all'ultimo numero. Ricordo che era l'Aprile del 2010: andai nella mia edicola specializzata di fiducia per trovare l'ultimo numero One Piece (all'epoca tutte le fumetterie della zona avevano chiuso...). Mentre cercavo notai il primo numero di Bakuman: avevo sentito nominare, ma a malapena sapevo di quel che parlava. Naturalmente sapevo già che era un manga degli autori di "Death Note"...
Ogni numero mi ha sempre dato grandissime soddisfazione: fino ad arrivare a questo ultimo numero. Sono felice di come sia si sia conclusa l'opera: credo che abbiamo parlato di tutto ciò che gira intorno al mondo dei manga, senza dimenticare lo scopo reale dei protagonisti.
Il misterioso duo Tsugumi Ōba (che secondo me è in realtà il bizzarro Hiroshi Gamo) e Takeshi Obata ha mostrato di saper scrivere un meta-manga: un manga dentro il manga, misto ad esperienze (più o meno) di vita vissuta. Bakuman entra nella mia classifica dei manga che preferisco in assoluto... e non nego di averlo fatto leggere a molti miei amici. Sarà che mi ha dato molto, mi ha insegnato che in fondo siamo noi la scintilla che fa avverare il nostro sogno: ci vuole tanta volontà e tantissima voglia di rischiare.
Sappiate una cosa... questa volta lo dico con tanta superbia: ognuno pensa quello che vuole, ma in questo caso sono molto di parte. Per me Bakuman è la perfezione: o meglio dire è il mio concetto di perfezione! Farò tesoro di tutto quello che mi ha donato e li ringrazio di tutto...
GRAZIE... GRAZIE DI CUORE!