Postato il dicembre 19, 2011 | ARTE | Autore: Richard York
L’avevo raffigurata con le trecce morbide e gli abiti un po’ ottocenteschi e lei subito dopo la mostra volle chiamarmi essendo rimasta molto colpita». Mostrando le sue tele Parlagreco spiega: «Quando sono tornata da Roma dove avevo visto alcuni capolavori del Canova dell’Ermitage ho scoperto veramente questo artista, che presentavo ai miei allievi come un bravissimo scultore neoclassico, perfettissimo, tanto da raffreddare i suoi capolavori nella eccessiva bellezza e anche nella tecnica. Alla mostra invece ho scoperto una sensualità e un movimento che non mi aspettavo e quindi ho voluto fare un omaggio a Canova raffigurando alcuni particolari scultorei delle sue opere uniti alla presenza umana in alcuni miei quadri facendone oggetto di una mostra.
È vero che il Canova mi ha incantato ma l’Apollo e Dafne del Bernini della Galleria Borghese mi impedisce di uscire dalla sala dove è esposto». Parla di sensualità Parlagreco perché i suoi famosi ritratti di donna e non solo sono di una seduzione coinvolgente. «Di quella bellissima attrice che è la Monica Bellucci mi ha colpito la bocca» dice l’artista, ma le sue donne sono tutte di una bellezza struggente. Conosce l’insegnamento dei grandi maestri del Rinascimento eguagliandone il tratto nella bellezza e la sua arte esplora tutti i secoli con rinnovata creatività.