Le giornate sono volate via una dopo l'altra, insieme alle raffiche della tramontana, leggere e veloci come fossero solo un pugno di poche ore. Ma ore intense, ricche e felici. Cariche di emozioni. Come sempre quando siamo in kayak!
Lo striscione di accoglienza!
Il Symposium Internazionale Pagaia di Llança è stato un successo.L'organizzazione impeccabile del Club Pagaia di Cap de Creus ha garantito agli oltre 200 partecipanti un soggiorno coi fiocchi: il giardino terrazzato della scuola era completamente occupato dalle tende multicolori, il parcheggio antistante gremito di camper e furgoni e carrelli carichi di kayak, la palestra invasa da mattina a sera di pagaiatori provenienti dai quattro angoli dell'Europa (e qualcuno anche d'oltre oceano!).
L'accampamento intorno alla scuola
Il brulichio iniziava con le prime luci del giorno e terminava soltanto a notte ormai inoltrata.La colazione abbondante a self-service costitutiva il primo momento di incontro, anche se molti - come me - tardavano a svegliarsi e ad orientarsi in quella babele di lingue: su tutte dominavano il catalano, il castigliano, il francese, l'inglese ed il tedesco (tanto che persino il menù della grande cena d'inaugurazione era stampato in cinque lingue) ma si facevano notare anche l'italiano, l'olandese, il danese, il norvegese e l'estone.
Il folto gruppo di "ponentes"
Il briefing delle nove aiutava tutti ad orientarsi tra le numerose attività proposte, adatte a tutti i presenti, dai principianti che salivano in kayak per la prima volta agli esperti in cerca di avventure salate tra le falesie rocciose della frastagliata Costa Brava. I venticinque "ponentes" si sono alternati alla conduzione delle sessioni giornaliere sulla tecnica di pagaiata groenlandese, europea e wing, sulle manovre nel vento, sulla conduzione del gruppo e sulla risoluzione degli incidenti, e poi ancora su navigazione, rolling e rock hopping...L'affollatissimo ricovero della sede del Club Pagaia!
La cittadina di Llança si affaccia su una spiaggia di sabbia e su un doppio porticciolo turistico e mercantile. La sede del Club Pagaia Cap de Creus dista solo poche decine di metri dal mare ed il via vai era continuo. Nelle giornate velate, quando nelle pause per il pranzo minacciava pioggia, ci rifugiavamo tutti negli spazi coperti del club, sorseggiando un apprezzatissimo "caldo" e chiacchierando nella lingua comune a tutti, quella internazionale del kayak da mare. Ma non sono mancate giornate di sole e temperature primaverili!Il primo corso sulla tecnica groenlandese...
Le lezioni in acqua erano sempre seguitissime ed affollatissime: è un vero piacere guardare tanti kayak prendere il mare con qualsiasi condizione meteo ed è molto istruttivo osservare le tecniche di manovra di così tanti pagaiatori riuniti nella stessa baia. Ho avuto la fortuna di tenere il corso di pagaiata groenlandese con Joan Ramon, Manolo Pastoriza e Greg Stamer: davvero non si finisce mai di imparare! E non soltanto dai grandi maestri, ma anche dai molti appassionati di kayak e pagaia. Sono tornata con un carico gigantesco di nuove nozioni, conoscenze e competenze...Marco e Laura raggianti al centro della foto di gruppo
Dopo le prime tre giornate di simposio è iniziata la settimana di pagaiate, con escursioni guidate nei dintorni di Llança, verso nord oltre il confine francese e verso sud intorno allo spettacolare Cap de Creus. Gestire gruppi numerosi in mare può essere impegnativo e faticoso, ma tutti sembravano sapere bene cosa fare: (quasi) nessuno ha sottovalutato le condizioni meteo né sopravvalutato le proprie capacità e tutte le pagaiate si sono risolte in un grande divertimento collettivo.Uno degli approdi lungo la riserva di Cap de Creus
Ho anche avuto occasione di seguire come osservatore esterno, insieme all'inseparabile amico Trenk, il corso BCU 3* sea kayak tenuto da Eila Wilkinson e Nigel Dennis. Prima di giungere all'esame finale delle competenze acquisite dai candidati nelle manovre e nei salvataggi, abbiamo avuto tempo e modo di praticare qualche semplice esercizio di navigazione: illuminante la semplicità con cui un grande maestro sa tradurre concetti complessi con poche parole chiave. In un momento di pausa, ho sentito dire a Nigel una frase su cui ho poi riflettuto a lungo: "Il compito di noi insegnanti è quello di mantenere sempre una mente aperta"...Nigel Dennis ed alcuni degli aspiranti 3*: promossi!
Il venerdì, poi, che sembrava sulle prime un giorno uggioso, abbiamo passato talmente tante ore in acqua a fare capriole di ogni tipo che alla fine anche il sole si è deciso a fare capolino tra le nuvole. I raggi caldi illuminavano le mute stagne e facevano brillare i sorrisi dei quattro partecipanti al corso di rolling individuale. Grazie al kayak groenlandese di Kerstin, una ragazza tedesca poliglotta, Pili, Mariangeles e Francesc hanno imparato presto e bene quasi tutti i rolling, compresi quelli col norsaq e con le mani! E Kerstin non è stata da meno! Bravissimi!!!Tutti contenti dopo una giornata di capriole!
Il sabato, per chiudere in bellezza, le raffiche della tramontana hanno imbiancato il mare: non mi sarei mai aspettata di vedere tanti kayakers attendere con impazienza che il vento raggiungesse forza 6 per prendere il mare e surfare sulle onde. Non ci siamo fatti mancare la nostra dose di acqua salata e neanche un'escursione pomeridiana alla scoperta dell'entroterra. La regione è davvero molto bella e la cucina catalana si fa apprezzare tanto, sia per la qualità che per i prezzi contenuti: la paella mista è stato il mio piatto fisso :-)Escursione al monastero: per una volta il mare lo guardiamo dall'alto
Uno dei punti di forza del Symposium Pagaia è certamente il fornitissimo negozio di SK Kayak, gestito da Pau Calero e da un manipolo di giovani entusiasti. Inutile dire che ho speso una piccola fortuna in dvd, libri ed attrezzatura (il mio compleanno si avvicina e la scusa era più che perfetta!). Conoscendo Pau dal vivo ho capito perché Luciano Belloni mi ha incaricato di consegnarli un regalo in ricordo della sua partecipazione alla precedente edizione del 2005: è una di quelle persone che mettono allegria, che emozionano e che vorresti avere sempre vicine!Pau Calero mi ha regalato la felpa. La frase è bellissima: qayaq, always under the skin
La domenica di Pasqua è stata la giornata dei saluti: si rientrava a casa, chi in camper, chi in aereo, alcuni diretti a nord, altri verso est. Ma nell'aria non aleggia nemmeno un soffio di malinconia, solo l'allegria di una settimana indimenticabile trascorsa in compagnia di persone davvero speciali!L'appuntamento è solo rimandato di un paio d'anni: non perdete per nessuna ragione il prossimo Symposium Pagaia nella settimana santa del 2015!!! Hasta pronto!!!
Amici lontani, amici di sempre...
A very short week: the International Symposium Pagaia in Llança has been a success.Perfectly organized by the Club Pagaia of Cap de Creus, we were more than 200 paddlers coming to all Europe and Usa. Good dishes from the breakfast to the dinner, a babel of languages always translated, activities for beginners and experienced sea kayakers, the local school surrounded of tents and caravans, the little bay always full of coloured boats despite the rain or the wind.
Marco in vetta!
The town of Llança leans out on a sandy beach and on a double harbours.The Club Pagaia Cap de Creus is based just in the front of the sea.
The shop managed by Pau Calero was always full of people and positive energy, and the open space behind the shop plenty of kayaks all the week on.
Every day al lot of workshops and escursions, BCU courses and assessments, rolling classes and more! Daily trip up to the hills on the last day and greetings on the Easter Sunday: we all came back by car, caravan or airplane.
The appointment is just postponed of a couple of years: don't lose the next Symposium Pagaia in 2015!!! Hasta pronto!!!