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Grecia continentale (2012)

Creato il 28 settembre 2013 da Robertoveronesi

Grecia continentale (2012)

Una nuova avventura in territorio greco attende i soliti 7…

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26 agosto – In mattinata atterriamo a SALONICCO, prendiamo le 2 ASTRA prenotate e ci avviamo per una bella superstrada verso la PENISOLA CALCIDICA, precisamente scegliamo il “dito” centrale, SITHONIA, che, secondo quanto abbiamo letto, è la migliore per quanto riguarda la natura e la bellezza del mare.

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Dopo circa 100 Km arriviamo al paesino che abbiamo scelto come base per il primo giorno, VOORVOUROU. Lasciamo le valigie all’ ITAMOS HOTEL, che ha stanze carine con un bel terrazzo, comperiamo yogurt greco e frutta e li mangiamo in riva al mare, a pochi metri dall’albergo, all’ombra della bella vegetazione che arriva fin quasi al mare, lasciando una fascia di sabbia di pochi metri. Poi passeggiamo fino alla famosa KARIBI BEACH, dagli splendidi colori e dall’acqua cristallina con varie calette incastonate tra le rocce; l’acqua è caldissima, tra le più calde che ricordi negli ultimi anni (la batte solo l’acqua davvero brodosa di Zanzibar) e facciamo un lunghissimo bagno. Dopo la doccia scegliamo una TAVERNA sul mare, sempre a VOORVOUROU, dove ci abbuffiamo di feta grigliata, moussaka, sarde, calamari fritti, polipi grigliati annaffiati da giganteschi boccali di birra + dolce e frutta per meno di 14 euro a testa.

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 27 agosto – Colazione a base di yogurt e biscotti, poi iniziamo il giro circolare della PENISOLA DI SITHONIA, che ci riporterà a sera a VOORVOUROU, posto alla sommità del “dito”. Dopo aver schivato un gruppetto di capre che tentavano di attraversare la strada davanti a noi, proseguiamo lungo la costa tra i boschi con vista sul vicino MONTE ATHOS e sostiamo alla bella SPIAGGIA DI ARMENISTIS. Qui si trova un gigantesco campeggio, posto proprio sulla spiaggia, ma che non la deturpa per niente, perchè rimane un’ampia zona con ghiaia fine e acqua trasparente dove facciamo due passi: è proprio un bel posto da consigliare ai campeggiatori. La tappa successiva è il paesino di KALAMITSI sulla cui bella spiaggia sabbiosa ci fermiamo per un bel bagno ristoratore; è simpatico nuotare fino alla piccola isoletta lì davanti, sulle cui rocce naturalmente Beppe non può esimersi dall’arrampicarsi. Arriva l’ora di pranzo e fa troppo caldo: meglio stare all’ombra di una veranda sul mare gustandoci un bel panino con giros e bevendo birre fresche. Non siamo lontani dalla punta della penisola Sithonia, che raggiungiamo per una strada sterrata al termine della quale troviamo una grande spiaggia deserta: essendo noi gli unici presenti, non possiamo far a meno di fare un lungo bagno in acqua ancora limpidissima e molto calda. Si riparte e, non molto lontano, a TORONI, siamo di nuovo in mare; questo paese è proprio carino, costituito da tante belle case tutte proprio in riva al mare alternate a taverne, è sicuramente un bel posto dove fermarsi per una lunga vacanza rilassante. PORTO CARROS e MARMARAS sono invece dei mastodontici centri balneari organizzati. Aspettiamo il tramonto gustandoci l’ultimo bagno della giornata a ELIA BEACH, dove una scalinata tra i pini ci conduce in riva al mare. Cena alla taverna del nostro hotel a base di insalata greca, calamari, moussaka, zucchine ripiene, seguite dal solito dolce zuccherosissimo offerto dalla casa (d’altronde se non lo offrissero chi lo ordinerebbe?) con un interessante vino bianco e ouzo per digestivo per ben 65 euro (in 7!).

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28 agosto – Torniamo nell’entroterra, la campagna è disseminata di ulivi, lungo la strada ci sono moltissime piccole cappellette votive. Superiamo la moderna e trafficata SALONICCO,

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pranziamo a base di buona frutta (acquistata in una bancarella per la strada) in un’area pic-nic in collina e arriviamo nel primo pomeriggio alla GUEST HOUSE ZOZAS a KALTRAKI, prenotata in rete a un prezzo fenomenale (90 euro in 7 compresa la colazione!): non c’è trucco, ha vista sulle METEORE, le camere sono 3, spaziose e pulite, è stranamente pieno di ninnoli di ogni genere e di ogni provenienza che lo rendono un po’ kitsch, ma comunque originale e molto pulito anche nelle parti comuni (ma quanto hanno da spolverare!). Le METEORE si rivelano subito spettacolari: sono stranissime alte formazioni rocciose sulla cui cima svettano i monasteri: fino dal XIV secolo, epoca della loro costruzione, non c’erano né strade né scale e i monaci, assieme al cibo, venivano trasportati con caruncole, molti eremiti vivevano addirittura all’interno di incavi nelle rocce. Visitiamo prima di tutto il MONASTERO DI VARLAAM, posto a 73 metri di altezza; qui, come in tutti gli altri 6 (che sono gli unici rimasti dei 24 costruiti in origine), l’ingresso costa solo 2 euro ed è necessario indossare gonne lunghe per le donne, che ti vengono prestate all’entrata, coprendosi sempre le spalle. Il secondo monastero che visitiamo è ROUSSANOU, che sembra in bilico nel vuoto, arroccato su uno stretto pinnacolo. Ceniamo in una bella taverna a KASTRAKI sotto un pergolato, ottimo il souvlaki, graditissima e squisita l’uva della casa che il proprietario ci offre a fine pasto. Da KALAMBAKA ammiriamo poi le montagne parzialmente illuminate in una splendida stellata serata estiva.

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29 agosto – Colazione abbondante e soddisfacente, pronti per arrivare sprintosi al MONASTERO DELLA GRANDE METEORA, che custodisce preziose icone e rari manoscritti, suggestivo percorrere i sentieri e affacciarsi nei vari balconi a strapiombo sulla valle! Acquistiamo delle icone carine e la “casetta-meteora” in miniatura che farà parte del nostro presepe natalizio come altre casette di vari viaggi. Numerose le soste panoramiche lungo la strada per ammirare il panorama delle varie METEORE e dei pinnacoli rocciosi.

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Fenomenale la posizione dell’ultimo monastero che visitiamo, HAGHIA TRIARA, che si raggiunge dopo aver salito 140 gradini scavati nella roccia. Siamo pronti a ritornare sul mare, al PROMONTORIO del PELION, dove il mito ricorda furono confinati da ZEUS i CENTAURI e da dove partirono gli ARGONAUTI alla ricerca del vello d’oro.

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L’HOTEL KATIA che abbiamo scelto è ad AFISSOS, un bel borgo marinaro, colmo di taverne direttamente sulla spiaggia con tantissimi tavolini e le caratteristiche sedie in legno; carine le case sul mare, davvero a pelo d’acqua (mi sa che qui non ci sono mai mareggiate né maree!). Ci troviamo ad AFISSOS, come d’accordo, con gli amici Graziano, Elena e Paolo, che proseguiranno da oggi il viaggio con noi, ma che non hanno potuto iniziarlo insieme in quanto Graziano ha con successo preso parte alla impegnativa OETZTALER RAD MARATHON in bici (mitico!)

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Bellissimo bagno al tramonto in una riparata baia con mare calmissimo proprio nel paese. Ceniamo tutti insieme in una bella taverna sul mare a base di pesce.

30 agosto – La colazione a buffet è davvero spettacolare con tanti dolci e torte salate fatti in casa, fatto che conferma il giudizio estremamente positivo sull’hotel, con belle stanze bianche e azzurre e parti comuni piacevolmente curate, senza contare la posizione nella piazzetta principale sul mare.

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La strada per raggiungere il caratteristico villaggio montano di MILIES è un susseguirsi di curve tra boschi di castagni, ulivi, querce, meli e peri; sia qui che nel vicino borgo di VIZITSA sono presenti le caratteristiche case ARKONTIKA con mura in pietra e balconate aggettanti. Tra i vicoli e gli edifici con i tetti in ardesia si aprono tranquille piazze/terrazze con vista sul mare, ombreggiate dalle immense chiome di platani pluricentenari, dove ci fermiamo a bere un caffè greco (denso e non filtrato) in compagnia di paciosi e sereni vecchietti. Acquistiamo per il pranzo olive, ciambelle salate al formaggio e frutta, che poi gustiamo in spiaggia. Proseguiamo la strada tortuosa fino alla splendida SPIAGGIA DI MILOPOTAMOS, baia di ciottoli bianchi tagliata da un muro di roccia, con acqua cristallina; i ragazzi si tuffano da un grande scoglio/isolotto e i bagni sono lunghissimi perchè il mare è ancora molto caldo.

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Verso sera ci avventuriamo a sud del PELION fino alla SPIAGGIA di TSASTENI, circondata dal verde, per poi fermarci per un bel bagno al tramonto in un’isolata e deserta spiaggia con ulivi fino a riva, che animiamo fin troppo con il nostro solito entusiasmo.

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Attraversiamo altri borghi marinari simili al nostro, MILINA e LEFOKASTRO, con

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casette bianche a pelo d’acqua per poi tornare a cenare ad AFISSOS in un’altra taverna in riva al mare: sempre ottimo pesce fresco (orate, calamari, polipi, pesciolini fritti…) con vino, antipastini e raki per ben 11 euro a testa!

31 agosto – I ricordi delle versioni di greco cominciano ad emergere alle TERMOPILI, dove ci dispiace di non trovare nulla di celebrativo per l’eroe LEONIDA; al passo ci fermiamo comunque per immaginare l’enorme esercito persiano che viene bloccato. Dopo avere attraversato una vasta valle tappezzata di oliveti, nell’ora più calda (è sempre una splendida giornata di sole come le altre senza mai una nuvoletta…), invece di dedicarci alla pennichella, ci fermiamo a DELFI, che gli antichi Greci credevano fosse “l’ombelico del mondo”, sede del più grande centro di pellegrinaggio dell’antichità. Prima di tutto visitiamo

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il MUSEO, che ospita i frontoni dei vari templi del sito, le metope, varie statue, tra cui la famosa AURIGA ed è molto ben tenuto e organizzato. Poi passeggiamo nello splendido e suggestivo sito archeologico posto in un anfiteatro naturale di fronte al mare, dominato dal TEMPIO DI APOLLO, dove la PIZIA interpretava l’oracolo. Maestoso e ben conservato il TEATRO, bella la VIA SACRA che si inerpica in mezzo a quello che rimane dei tempietti; più a sud si trovano i resti del THOLOS (tempietto circolare) sempre con splendido panorama.

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Arriviamo appena prima dell’ora di chiusura del suggestivo MONASTERO DI OSSIOS LOUKAS isolato tra gli ulivi, con grandiosi mosaici bizantini e affreschi. Sulla strada per Atene ci fermiamo a vedere e toccare le piantine di cotone, di cui troviamo vasti campi (ma chi lo sapeva che in Grecia si coltiva il cotone?).

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Arriviamo al nostro hotel ad ATENE (Hotel Ikarus) che abbiamo scelto nel quartiere di GLIFADA, non vicino all’Acropoli, ma ben servito da un tram che si prende lì davanti. Ceniamo con un’abbondante grigliata mista di carne, ottima e molto economica (70 euro in 10, comprese birre e bibite varie, da non credere…)

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1 settembre – In tram raggiungiamo il centro, scendiamo al TEMPIO DI ZEUS OLIMPICO. Saliamo poi all’ACROPOLI, entrando dal TEATRO DI DIONISIO e ci fermiamo per le foto al TEATRO DI ERODE ATTICO, ancora oggi utilizzato per rappresentare opere e concerti. E’ una bella giornata di sole cocente, reso però sopportabile dalla gradevolissima brezza che giunge dal mare. Tale clima rende ancor più affascinante la salita al PARTENONE, che sovrasta Atene sulla sua piattaforma di roccia bianca: stanno proseguendo i lavori di mantenimento della struttura e ci sono perciò alcune impalcature, ma il fascino è comunque intatto; splendidi anche il TEMPIO DI ATENA NIKE e l’ERETTEO con le famose CARIATIDI. Passeggiamo nell’antica AGORA’, ammiriamo la STOA’ DI ATTALO con il bel museo, dove siamo in particolare incuriositi dai cocci (OSTRAKA) utilizzati per l’OSTRACISMO DI TEMISTOCLE.

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Facciamo una sosta per uno spuntino ai piedi dell’ACROPOLI, poi gironzoliamo per le vie di MONASTIRAKI e della PLAKA, divertendoci a curiosare tra i negozietti (per la gioia di Beppe…). Considerando l’orientamento scolastico classico delle nostre figlie, acquistiamo delle magliette personalizzate con il proemio dei poemi omerici in greco antico. Altro acquisto curioso è la riproduzione di un villaggio tipico del Peloponneso, intagliato in legno d’ulivo. Dopo aver visto l’ottogonale TORRE DEI VENTI in marmo, arriviamo a PLATIA SYNTAGMA, dove però non ci fermiamo perchè sta per arrivare il corteo per una manifestazione di protesta con tanto di spiegamento di forze dell’ordine.

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Mentre ci apprestiamo a salire (sempre a piedi naturalmente) sul COLLE FILOPAPPO per goderci il tramonto e il panorama della città, ci imbattiamo in più di un matrimonio, seguito da schiere di eleganti invitati.

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Dopo il romantico tramonto su Atene, attendiamo, cullati dalla piacevole brezza serale, che faccia buio del tutto e che l’ACROPOLI venga illuminata: spettacolare! Ridiscesi alla PLAKA, ceniamo con moussaka, dolmades e taramosalada (buona salsina a base di uova di pesce). Torniamo all’hotel distrutti, ma entusiasti per la bella giornata, tanto più che la visita di Atene è stata al di sopra delle aspettative e decisamente più affascinante anche di come me la ricordavo io nel viaggio che avevo fatto a 18 anni (!!).

2 settembre – E’ domenica mattina e perciò usciamo dalla città senza avere il “piacere” di conoscere il famigerato traffico di Atene, che abbiamo parzialmente evitato anche al nostro arrivo venerdì sera.

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Lo spettacolare ISTMO DI CORINTO ci accoglie in PELOPONNESO: si tratta di 2 alte e strette pareti di roccia a strapiombo da cui abbiamo la fortuna di vedere passare una nave.

Ad EPIDAURO visitiamo il santuario dedicato ad ASCLEPIO, ma soprattutto è affascinante il TEATRO DI EPIDAURO, famoso per la perfetta acustica e veramente ben conservato tanto che oggi vi si rappresentano in greco le tragedie classiche.

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Vicino a NAUPLIO troviamo un hotel molto bello direttamente sul mare con spiaggia privata, terrazze e ampi spazi ben arredati, estremamente economico: un trucco c’è, anche se non sembra, il mare davanti è un po’ fangoso. In realtà non ci importa molto, perchè facciamo un veloce bagno per rilassarci, prendiamo un po’ di sole e dopo una bella doccia siamo pronti per visitare la vicina NAUPLIO, cittadina elegante con case dall’intonaco bianco e strade lastricate, in passato capitale della Grecia e in altre epoche dominata dai francesi e dai veneziani. E’ carino passeggiare per le viuzze e inerpicarci sui bastioni per poi tornare al porto, dove ci fermiamo a cenare in uno dei numerosi locali di pesce: ottimi il polipo alla griglia e i calamari.

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3 settembre – Gran varietà di dolci nel buffet mattutino, che gustiamo nella veranda sul mare. Ben rifocillati, siamo pronti per la visita del vicino sito archeologico di MICENE, costruito su una collina rocciosa in una valle colma di ulivi e cedri. Risale addirittura al XIV secolo a.C. e le sue mura ciclopiche sono testimoni del tragico destino della famiglia di Atreo e Agamennone. L’atmosfera di questi luoghi mitici è intatta, malgrado la maggior parte delle architetture non siano in buono stato di conservazione: belle comunque la PORTA DEI LEONI e il TESORO DI ATREO.

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Passiamo dalla moderna SPARTA, che non conserva nulla dell’antico splendore, per giungere a MISTRAS, città bizantina in rovina cinta da mastodontiche mura risalenti al 1200 e quasi del tutto distrutte dagli ottomani, ad eccezione di numerose chiese a croce quadrata dotate di cupole, campanili e colonnati, decorati con affreschi, che gradirebbero un restauro. Per tutti e 10 è molto faticosa la salita al castello e per le vie sconnesse e inerpicanti della città, aggravata dal caldo.

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La sistemazione per la notte, che troviamo in uno splendido microscopico paesino vicino a GHTHIO, APARTEMENT ALKION, ci ripaga della fatica: sono delle belle camere con balcone davvero sulla spiaggia, si esce e ci si tuffa in mare e proprio qui finisce il paesino.

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E’ un alloggio di gran fascino e decidiamo di fermarci qui per 2 notti. Dopo un bel bagno in un mare limpido e cristallino, ceniamo nell’unica taverna lì di fianco, che ha i tavoli sulla spiaggia e ci propone ottimo pesce e verdure fritte con il sottofondo del rumore del mare e la luna piena; interessante anche la sorpresa del conto, 100 euro in 10! Il tutto con un’atmosfera davvero slow, che ci fa assaporare il piacere di stare insieme a non far nulla e a chiacchierare.

4 settembre – Il risveglio con il rumore del mare è fenomenale. Partiamo verso est seguendo la strada costiera, troviamo il relitto di una grande nave su una bella e lunga spiaggia sabbiosa, varie piantagioni con alberi da frutto, soprattutto arance, per arrivare

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poi a MONEMVASIA, un angolo intatto di Medioevo nel cuore della Laconia. E’ un suggestivo borgo fortificato dai Bizantini nel quale ci addentriamo per il dedalo di vicoli acciottolati, tunnel e porticati, tra belle case restaurate. Seguiamo un impervio sentiero a zig-zag in salita per arrivare alla città alta, più antica, del VI sec. d.C., ora abbandonata, di cui rimane conservata solo la chiesa di AGIA SOFIA con cupole e da cui si gode uno splendido panorama. In un negozietto di prodotti artigianali Beppe e Rossana acquistano un bellissimo modellino di nave in legno di olivo (vedremo dove la incastreremo per portarla a casa in aereo!!). Pranziamo con frutta alla spiaggia di Monemvasia, dove ci ristoriamo con un bel bagno e giocando tra le onde. Il mare è invece più calmo davanti al nostro alloggio e ci torniamo per restarci fino al tramonto, sempre più convinti che sia davvero un luogo ideale per rilassarci. Cena in riva al mare a GITHIA, che era il porto degli Spartani.

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5 settembre – Letizia e Paolo decidono di correre di prima mattina sulla spiaggia, poi ci ritroviamo tutti per il bagno in un mare piatto e trasparente alle prime luci del sole. Colazione in spiaggia con yogurt, pesche e biscotti…si fa fatica a ripartire, stiamo troppo bene!

La giornata di oggi sarà dedicata alla PENISOLA DEL MANI, assolutamente

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imperdibile e selvaggia. Ci inerpichiamo per strette stradine semideserte a picco sul mare tra mucche all’ombra degli ulivi, aranci, fichi, qua e là isolate calette con sassi bianchi e acqua cristallina. Attraversiamo paesini di poche case dai nomi improponibili con turrite belle case tra i fichi d’India; le poche costruzioni sono tutte nella caratteristica pietra locale, capita di doversi fermare perchè asini o capre sono in mezzo alla strada. Qui, alla latitudine del sud della Sicilia, tutto dà l’idea della tranquillità e della pace.
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Indimenticabile il bagno nella SPIAGGIA DI MARMARI, grande cala di sabbia tra le rocce con meravigliosi colori del mare, nella quale siamo solo noi 10 o meglio ci accompagna un cagnolone che corre sul bagnasciuga e stranamente si diverte a spostare i sassi con il muso segnalandoci con la zampa quale sasso lanciare.

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Passeggiamo tra le viuzze deserte di VATHIA, paese abbandonato formato da 144 case turrite che sorgono sull’orlo di uno spettacolare precipizio, poi sosta per una birra gelata in un caffè nel mare a GHEROLIMENAS. Concludiamo il giro del MANI con il bagno nel brillante mare color turchese di PYRGOS DHIROU in una bella spiaggia di sassi bianchi. Ci fermiamo per la notte all’HOTEL KARDAMILI BEACH tra gli ulivi su una scogliera sul mare con una grande piscina e ceniamo nel paesino di KARDAMILI. Qui come in tutti gli altri ristoranti della Grecia si mangia bene, ma dopo un po’ si scopre che i menu sono sempre più o meno uguali: come al solito la varietà (oltre alla qualità naturalmente) dei cibi italiani è ineguagliabile.

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6 settembre – Anche in quest’hotel come in tutti gli altri ristoranti, hotel, negozi del PELOPONNESO non accettano assolutamente la carta di credito per nessun importo, solo contanti (importante da ricordare se si programma un viaggio da queste parti).

Ripartiamo alla volta della MESSENIA, cominciando con una breve tappa a KALAMATA, anonima cittadina con un bel lungomare, dove troviamo con difficoltà le famose buone olive nere della regione. Un percorso curvoso ci conduce alla spettacolare SPIAGGIA DI VOIDOKOILIA un enorme anello di soffice rena con mare dai colori cristallini, poco più a nord di PILOS, che si raggiunge attraverso selvagge dune. Penso che questa spiaggia si contenda il primato di migliore del viaggio insieme a MILOPOTAMOS nel PELION. Oggi stanno girando qui il SURVIVOR austriaco e rischiamo di entrarvi come comparse…

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Proseguiamo verso sud fino al villaggio di METHONI, dove troviamo il carino HOTEL CASTELLO, dai cui balconi si vedono la fortezza e il mare. Ultimo bagno della vacanza e probabilmente anche dell’estate e poi cena in una taverna sotto un pergolato d’uva (questa varietà di uva bianca, allungata e senza semi, che abbiamo più volte gustato, è molto, molto buona).

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7 settembre – Una strada litoranea un po’ tortuosa sempre tra gli immancabili olivi ci

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conduce al sito archeologico di OLIMPIA, centro religioso e sportivo, che evoca nella nostra mente gli antichi giochi olimpici che qui si svolgevano ben dal 776 a.C.. Quello che le rovine ci lasciano immaginare per le proporzioni e la maestosità si può apprezzare con più precisione nel museo, dove sono conservate le sculture del frontone del tempio di Zeus e numerosi altri capolavori scultorei.

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Ultimi chilometri in terra greca per riprendere l’aereo a Patrasso.

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Penso che settembre sia il mese ideale per visitare la Grecia, tantissimi sono sono gli angoli splendidi nascosti e poco conosciuti e non è di certo condivisibile la perplessità di chi, chiedendoci in che isola della Grecia andavamo, si sentiva rispondere: nessuna isola, in continente!

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Grecia continentale (2012)


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