Ad un anno esatto dalle elezioni del giugno 2012 che hanno dato vita al primo governo di coalizione nella storia politica contemporanea della Grecia, i leader dei partiti che lo sostengono – Antonis Samaras premier e capo di Nea Dimokratia (centro-destra), Evanghelos Venizelos del Pasok (socialista) e Fotis Kouvelis di Sinistra Democratica – sono chiamati a superare se stessi e la crisi governativa piu’ grave mai creatasi sinora causata dalla decisione dello stesso premier di chiudere la televisione pubblica Ert per poi ristrutturarla.
Indubbiamente la decisione di Samaras, dettata dalla necessita’ di consegnare ai rappresentanti della troika (Fondo Monetario Internazionale, Unione europea e Banca centrale europea) la lista dei primi 2.000 dipendenti statali da licenziare, e’ stata a dir poco affrettata ed ha provocato un grave danno alla sua immagine internazionale e l’immediata reazione di coloro che sarebbero anche pronti a sostenere una riforma profonda della televisione pubblica ma non in forma cosi’ drastica.
Forte dei risultati degli ultimi sondaggi che, in caso di un ricorso anticipato alle urne, danno la vittoria al suo partito, Samaras ha sinora respinto la richiesta degli alleati di ritirare il decreto legge sulla chiusura della Ert e procedere alla ristrutturazione dell’ente lasciandolo in attivita’.
Fonte: ansamed
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