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Grecia nel caos: l'Europa è più lontana, Samaras getta la spugna

Creato il 08 maggio 2012 da Ilarius

GRECIA NEL CAOS: l'Europa è più lontana...Samaras getta la spugna.
ATENE - Vi avevamo avvisato "le elezioni di domenica potrebbero spingere la Grecia nel punto piu' basso mai toccato dal novembre dello scorso anno", oggi lo ribadiamo aggiungendo "la stabilità dell'eurozona ormai è utopia... prepariamoci a toccare il fondo".
GRECIA NEL CAOS: l'Europa è più lontana...Samaras getta la spugna.
La Grecia è nel caos. Il responso delle urne ci consengnano un parlamento frammentato, dove ogni tipo di coalizione appare difficile, se non impossibile.
I due principali partiti che avevano sostenuto il piano di austerity della Troika (Bce, Fmi e Ue) sono stati sconfitti. La Nea Dimokratia (ND) ha ottenuto solo il 18,8% mentre i socialisti del Pasok sono arrivati terzi con un umiliante 13,4 % (rispetto al 43% ottenuto nel 2009).
I due partiti pro-euro con questi risultati hanno ottenuto 149 seggi (108 ND grazie al premio di maggioranza e 41 il Pasok) due di meno rispetto alla maggioranza minima necessaria di 151 seggi sui 300 del parlamento di Atene. Questo è anche il motivo, che ha portato ieri Samaras (ND), in meno di 24 ore, ad accettare l'incarico di governo per poi abbandonarlo in serata.
Il messaggio di sfiducia del popolo greco è stato chiaro sia ai due grandi partiti, Nea Dimokratia e Pasok, che per anni hanno governato il Paese portandolo al disastro economico e sociale, sia per la Troika (Bce, Fmi e Ue) e il suo piano di austerity.
 Chiaro come il risultato storico, che ha ottenuto Syriza, la sinistra radicale guidata dal giovane ingegnere civile Alexis Tsipras (38 anni), che si piazza secondo partito con quasi il 17% dei consensi e 42 seggi (era data al 9% mentre tre anni fa si era fermata al 4,6%). Syriza ha nel suo programma la permanenza della Grecia nell'Unione ma senza assumersi gli oneri derivanti dal patto di austerità (il 'memorandum') concordato tra Grecia e Troika.
Adesso, per legge, l'incarico passerà proprio al leader del secondo partito, Alexis Tsipras (Syriza), che oggi alle 14 (le 13 in Italia) riceverà l'incarico ufficiale dal presidente della Repubblica Karolos Papoulias e avrà tre giorni per completare le consultazioni.
Consultazioni che vedranno protagonisti i partiti di sinistra come i comunisti del KKE (8%  26 seggi) e Sinistra democratica (6% 19 seggi). Ieri Tsipras ha ribadito di voler mettere insieme le forze della sinistra, ma la sua impresa appare ardua almeno quanto lo era quella di Samaras.
Da segnalare i risultati del partito di destra Greci Indipendenti (10,5%, 33 seggi) che ieri non ha voluto neanche incontrare Samaras, a differenza  degli estremisti di destra di Alba Dorata (7%, 21 seggi) che non sono neanche stati invitati.
Altissima la percentuale di astensione che si è avvicinata al 40%.
Tutto questo mentre ieri, come ci si poteva attendere, la Borsa di Atene ha ceduto l'8%, con gli istituti di credito in profondo rosso (l'indice di settore cede il 19%, National Bank of Greece a -18% , Efg Eurobank a -19% e Alpha Bank a -21%).  Ma si sà i mercati non amano l'incertezza e l'uscita del Paese dall'Eurozona sembra più vicina, la situazione è in continua evoluzione e tra poco il caos greco si inizierà a sentire sia in Italia che in Spagna...  "la stabilità dell'eurozona ormai è utopia... prepariamoci a toccare il fondo".
ILARIUS
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