CLASSIFICA: 19 punti Paok; 16 Olympiakos; 15 Veria; 14 Ael Kalloni; 13 Asteras; 11 Atromitos; 10 Kerkyra, Panathinaikos; 9 Ofi, Platanias, Giannina, Xanthi; 7 Panionios, Panetolikos; 5 Ergotelis, Levadiakos, Panthrakikos; 3 Niki Volos
La Super League ellenica è arrivata (nonostante il rinvio del sesto turno dovuto alla triste vicenda del tifoso greco ucciso in uno scontro tra fazioni ultrà rivali) alla settima giornata e il Paok comanda solitario una classifica corta nelle prime posizioni: a seguire i bianconeri a tre punti di distanza c’è la “nemesi” Olympiakos, comprensibilmente distratta dagli impegni internazionali (le vittorie su Atletico di Madrid e Juventus è normale oscurino momentaneamente gli impegni in campionato) poi ecco staccati di un punto l’una dall’altra in ordine il sorprendente Veria, l’Ael Kalloni (altra sorpresa) e l’Asteras in rimonta dopo un deludente avvio di stagione.
Il Paok arriva in vetta grazie alle tre vittorie nelle ultime tre, vittime il Panetolikos, l’Ofi e l’Atromitos. Bianconeri con la testa al campionato, snobbando pure l’Europa League (due ko di fila con Giungamp e Fiorentina ma la qualificazione è ancora fattibile), segnano 10 gol subendone solo due; gira tutto bene alla squadra di Anastasiadis che ha ormai confermato un 4-3-3 ben equilibrato con una difesa in cui sta giganteggiando il terzino rumeno Rat (tre gol e due assist in tre turni) e un centrocampo basato sull’intesa tra l’esperto Tziolis e il giovane albanese Kace, a sostegno di un tridente di assoluta qualità perchè all’inossidabile coppia Athanasiadis-Salpingidis si è aggiunto lo slovacco Mak (due gol e un assist negli ultimi tre turni), 23enne scartato troppo presto dalla Bundesliga. L’Olympiakos come detto distratto, incassa la prima sconfitta stagionale in patria sul campo dell’Atromitos e anche le successive due vittorie non convincono, di misura i biancorossi sul campo dell’Ergotelis (gol allo scadere di Mitroglou) e nel noioso derby col Panathinaikos. Difficile criticare una squadra col vento in poppa in Champions’, unica pecca pare essere una panchina non all’altezza dei titolari (dallo svedese Durmaz ai giovani Diamantakos e Bouchalakis, nessuno convince appieno).
Il Veria continua a macinare punti in casa, davanti al proprio ha fatto l’en plein di vittorie (quattro su quattro); altro discorso fuori dalle mura amiche dove la squadra di perde molte delle sue certezze esibendo sì un buon potenziale offensivo (buon avvio di stagione dell’ex Napoli Dumitru, in attesa del ritorno ad alti livelli del franco-comorese Ben Nabouhane) una difesa tutt’altro che granitica. Discorso diverso per l’Ael Kalloni, porta inviolata da tre turni e solo due reti al passivo in stagione, ma attacco sterile (solo due gol segnati dalle punte). Gran risalita dell’Asteras che, impegnato anche in Europa League in una difficoltosa qualificazione, dopo i due ko nei primi tre match ha infilato un pari e tre vittorie ma di misura; il giovane mister Vergetis non ha ancora trovato l’undici gialloblù giusto non avendo sempre un rendimento costante dalla colonia argentina in primis (Barrales segna con regolarità, bene anche i trequartisti Mazza e Rolle).
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A centro classifica ben sette squadre in soli due punti, in una posizione interlocutoria: ancora in fase di rodaggio la gestione Sà Pinto dell’Atromitos (subentrato all’esonerato Paraschos tre turni fa), il portoghese ha guidato finora gli ateniesi ad una prestigiosa vittoria sull’Olympiakos, un pareggio casalingo con l’Ergotelis e una sconfitta di misura sul campo del Paok ma anche qui il maggiore difetto da limare è la sterilità offensiva (si segna col contagoccie); rallenta il neopromosso Kerkyra, reduce da due ko di fila, ma resta compagine di buona sostanza con un paio di elementi interessanti (lo spagnolo Javito e il serbo Markovski su tutti); è invece in crisi il Panathinaikos che in tutto il mese di ottobre tra Europa League e campionato ha conquistato un solo punto (1-1 ad Eindhoven) perdendo, sebbene di misura, tutti gli altri match in trepidante attesa del ritorno del bomber svedese Berg ormai pronto al rientro in campo; sopra le attese il rendimento del Platanias, grazie alle ultime due vittorie su Xanthi e Kerkyra (firmate dal leader e trequartista Nazlidis) mentre i coisolani dell’Ofi Creta stanno affrontando il “tira e molla” di mister Gattuso (dopo la conferenza stampa contro i giornalisti e il ko contro l’Asteras, ha presentato le dimissioni per poi ritirarle dopo l’invocazione dei tifosi) sperando di trovare finalmente una stabilità; discontinuo anche lo Skoda Xanthi, una vittoria, un pari e una sconfitta dall’arrivo di Razvan Luscescu che può contare su una rosa esperta (Kapetanos, Obodo e Clayton sono certezze) ma nel complesso inadeguata a grandi traguardi e quindi da rafforzare nel mercato invernale; infine bene il Giannina di Petrakis che sta tirando fuori il meglio da una rosa mediocre e una società in difficoltà economiche.
In fondo alla classifica il Panetolikos (prima vittoria nell’ultimo turno, 3-1 al Panthrakikos con tripletta dell’attaccante colombiano Erik Moreno, cinque reti negli ultimi tre turni), l’Ergotelis (non vince da tre turni, ha la seconda peggior difesa del torneo e pare aver perso la baldanza della scorsa stagione), il Levadiakos (anche per la squadra di Pantelidis prima vittoria nell’ultimo turno) e il Panthrakikos (reduce da tre ko di fila, Mantzios ha perso le redini della squadra). Langue in fondo alla classifica il “materasso” Niki Volos, peggior attacco e peggior difesa del campionato.
TOP 11 DEL MESE (4-2-3-1) – Hogg (Kalloni); Adejo (Kalloni), Avlonitis (Olympiakos), Katsikas (Paok), Rat (Paok); Battion (Veria), Kace (Paok); Mak (Paok), Javito (Kerkyra), Salpingidis (Paok); Barrales (Asteras)
GOL DEL MESE - Pur in un mese orribile il Panathinaikos può sorridere per un bel gol firmato dal nigeriano Ajagun (21enne messosi in luce agli ultimi Mondiali under20, grandi potenzialità ma ancora in cerca di un ruolo ben definito). E’ lui a firmare la vittoria del Trifoglio sul Niki Volos: Pranijc dalla sinistra osserva l’inserimento al limite dell’area di Ajagun e lo serve con un tocco preciso e deciso che il nigeriano controlla di destro in corsa per poi calciare (prima che il pallone tocchi terra) di mancino al volo gonfiando la rete.
http://youtu.be/id6kp39Y9wU
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