Green Hill, gli animali da esperimento e le proteste

Da Paopasc @questdecisione

E' sempre sorprendente per me la facilità, a volte, con cui la gente si aggrega per manifestare, come certi elementi trigger siano in grado di scatenare delle risposte intense e immediate. E' il caso di questo allevamento di animali da esperimento a Montichiari, in provincia di Brescia, dal nome molto evocativo di  Green Hill. L'allevamento in sè, a parte l'eventuale violazione di normative vigenti, non fa nulla di illegale. Alleva animali da esperimento. Esistono normative, linee guida specifiche da seguire, ma la sperimentazione sugli animali non è illegale [vedi Società italiana veterinari animali da laboratorio, Ass. italiana scienze animali da laboratorio].
Dopo l'arresto dei 12 attivisti che volevano liberare i beagle allevati a Green Hill è partita fortissima la protesta. Non si sa bene se sono solo gli attivisti antivivisezionisti e animalisti, oppure c' è anche una parte dell'opinione pubblica sensibilizzata dagli eventi, fatto sta che il coinvolgimento sembra esteso.
In rete sono partite campagne contro Green Hill, pagine web, pagine sui social, tutti molto agguerriti e drastici.
In realtà, questo atteggiamento racchiude, secondo me, due aspetti in leggera contraddizione tra loro: una genuina volontà di evitare sofferenze agli animali e una naturale tendenza delle persone di ogni genere e grado a coalizzarsi contro qualcuno/qualcosa, specialmente nei periodi di frustrazione o stress (e una crisi economica è uno stress) e fare baccano.
Il tema non è tanto quello relativo all'azienda che gode di questa fama non richiesta, se ha commesso o meno irregolarità, quanto la consapevolezza di ciò che vogliamo e come ottenerlo.
Ricordo un cartone animato dei Simpson in cui il personaggio del sindaco blandiva la folla con una serie di domande retoriche che erano l'una in contraddizione con l'altra ma alle quali la folla reagiva sempre in maniera entusiastica. Chiaro che quella era solo una parodia ma rende bene il mio cruccio. Ma noi, esattamente, cosa vogliamo?
Si intenda bene che non sono affatto contro ogni forma di tutela e di rispetto nei confronti degli animali, sia quelli da allevamento che da esperimento, anzi sono proprio favorevole e se si trovasse il modo di effettuare ricerca scientifica senza sacrificare nè gli animali nè la sicurezza ne sarei felicissimo.
Sono piuttosto contro quella specie di messianismo che affligge una parte o buona parte di coloro che in rete o per strada si attivano per quelle che sono giuste cause. Non so perchè, ma  costoro hanno la malaugurata capacità, a volte,  di farmi solidarizzare con chi è attaccato. Forse si deve ad una eccessiva quota di livore, alla manifestazione strabordante di quelli che sono i propri diritti, alla trasformazione da giuste in  antipatiche delle idee che trasmettono. E questo non accade solo con la storia dei beagle: anche la discussione politica ne è piena (tanto che a volte non mi sento di dare torto del tutto a chi invoca almeno un autocontrollo).
Per intanto, lunga vita a tutti i beagle e a tutti gli animali  e godetevi questi filmati.


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