Il 23 ottobre si è svolta l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Brescia per discutere l’ipotesi del dissequestro di Green Hill, il canile lager sequestrato.
La “difesa” ha chiesto la revoca dei sigilli a scopo preventivo, non sussisterebbero elementi sufficienti per mantenerlo.
L’allevamento di Montichiari, già oggetto di un sequestro probatorio il 18 luglio scorso (il Riesame allora annullò i sigilli ai 5 capannoni ma mantenne quello sui cani) è stato sequestrato dalla Forestale il primo ottobre. I militari, con il placet del Gip, hanno ravvisato i reati di maltrattamento e di uccisione senza necessità di animali.
Il 5 novembre scorso, Il tribunale del Riesame scioglie la riserva e revoca il sequestro preventivo dell’allevamento di Montichiari disposto il primo ottobre.
Restano invece sotto sequestro probatorio (dal 18 luglio scorso) i circa 2.600 beagle destinati alla vivisezione, tra cuccioli e fattrici, che nel frattempo sono stati adottati da centinaia di famiglie.
«Leggeremo le motivazioni che hanno portato all’annullamento del sequestro preventivo – scrive la Lav – per comprendere le ragioni di merito. Rimane il sequestro probatorio degli oltre 2.639 Beagle salvati da Green Hill e quindi gli animali rimangono nelle famiglie che li hanno accolti, garantendogli una vita serena. Per quanto riguarda la struttura, pur tornando nelle disponibilità dell’azienda, riteniamo che comunque l’inchiesta in corso e gli elementi emersi rendano difficile la prosecuzione dell’attività di allevamento. La decisione del Tribunale del riesame non compromette affatto l’iter delle indagini né l’auspicato eventuale processo a Green Hill», conclude la nota.
Il comitato Montichiari contro Green Hill reagisce subito:
“QUESTE NOTIZIE LASCIANO INTRAVEDERE SCENARI INQUIETANTI, IL PRESIDIO DI MARTEDI’ 13 SARA’ L’OCCASIONE PER RIBADIRE A CHIARE LETTERE IL NOSTRO ”N O A G R E E N H I L L !” LOTTEREMO CON TUTTE LE NOSTRE FORZE PER IMPEDIRE CHE QUESTO LAGER RIAPRA E RICOMINCI A PRODURRE CAVIE DA LABORATORIO!
Il Comitato organizza un presidio informativo e di protesta davanti all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’ Emilia Romagna con sede a Brescia che, a detta di Green Hill, ha sempre partecipato ai controlli effettuati anche dall’ASL nell’azienda monteclarense, e ha sempre certificato la regolarità e il rispetto delle norme.
Il 13 novembre saremo a Brescia davanti all’IZS in via Bianchi, angolo via Cremona, dalle 15.00 alle 17.00 per chiedere a questi esperti come mai, nel corso degli anni, i controlli da loro effettuati all’allevamento lager siano sempre stati positivi. Possibile che le gravi e e macroscopiche irregolarità riscontrate a luglio 2012 siano sfuggite a questi “esimi professori universitari” ?
Perchè il Ministero nell’aprile del 2011 aveva detto “Presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna verrà istituito il Centro di referenza nazionale per i metodi alternativi, benessere e cura degli animali da laboratorio.” se poi così non è stato?
Esiste o no il decreto del Ministero della Salute, sottoscritto dal sottosegretario Francesca Martini che doveva aprire una nuova era scientifica, quella della sperimentazione senza animali?
O sono solo le solite frottole che ci raccontano per farci stare buoni?”
La vivisezione è una pratica inumana eppure perpetuata dall’uomo, che si nasconde dietro a falsi porti di salvezza per la specie.
Utile denaro che circola nelle mani di pochi, onnipotenti, che impongono le loro strategie commerciali sulla vita stessa. Vorrei che i diritti degli animali venissero riconosciuti e applicati, il rispetto per gli indifesi è un grande segno di civiltà , ancora assente ai giorni d’oggi.
Fonti: