Poi, una sera in piscina, vincendo le solite resistenze di Mauro, poco incline al gioco, abbiamo provato a ripetere il tutto con i nostri kayak in vetroresina, scoprendo che si tratta di una tecnica certamente aggressiva, perchè il kayak del soccorritore è sottoposto al peso dell'altro kayak e alla pressione esercitata sul ponte anteriore, ma anche estremamente efficace, di facile realizzazione e di sicura riuscita. Anche noi, comunque, abbiamo concluso che la soluzione migliore è sempre la stessa, quella adottata dagli Inuit e tramandata nei secoli, quella che garantisce il miglior risultato con il minor dispendio di energie e soprattutto quella più sicura per sè e per gli altri: mai uscire dal proprio kayak!!!
