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Greenpeace invita così a Save our forests

Da Chit @chit67
Greenpeace, oltre ad essere per qualcuno uno dei miei soprannomi, è anche una di quelle organizzazioni che questo blog sostiene. Questo che vi propongo è lo spot appena creato per la campagna 2010 che non ha mancato di creare polemiche tra i bigotti  benpensanti per (cito testualmente) Come il corpo della donna è mercificato e sfruttato”. Ma ad essere obbiettivi, anche se il ‘così fan tutti’ non lo reputo una giustificazione, citatemi voi uno spot che non lo sia. A voi il video ed il giudizio:

Clicca qui per vedere il video incorporato.

Personalmente lo trovo estremamente ironico e per niente offensivo, insomma nulla a che vedere ad esempio con pseudo-spot dello stesso genere made-in-Italy di qualche anno fa. E mi piacerebbe tanto, se proprio si volesse difendere e tutelare la donna, che invece che per un spot ci si cominciasse ad indignare ad esempio per le parole con le quali qualche giorno fa Bruno Vespa ha accolto sul palco del premio Campiello Silvia Avallone per la premiazione del suo romanzo «Acciaio». Chi più chi meno ne avrà sentito parlare o avrà letto qualcosa in merito, perché il comportamento e la frase pronunciata l’imenottero nazionale più famoso del Paese (“Pregasi inquadrare lo spettacolare decollete’ della signorina”) qualche piccola levata di scudi l’ha provocata. Peccato che la stessa sia stata portata avanti più da politici che dalle varie Associazioni ma d’altra parte c’era da aspettarselo visto che certe ‘battaglie’ ormai si fanno più per convenienza che vero e proprio credo, soprattutto in periodo pre-elettorale.
Eppure, non so come la pensiate voi, ma se nel primo caso c’è, o meglio uso il condizionale, ci potrebbe essere un uso strumentale del corpo della donna nel secondo caso mi sembra che ci siano insieme ABuso e pure un filo di violenza verbale.

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