29 novembre 2013 •
Il giudizio di Marco Goi
Grey’s Anatomy non smette mai di stupire. Arrivato alla decima stagione, lo show medical più longevo dai tempi di E.R. – Medici in prima linea continua a premere sull’acceleratore e non vuole proprio accennare a fermarsi, o anche solo a frenare. Chi temeva che Grey’s Anatomy dopo tanto tempo avesse deciso di darsi una calmata, può quindi stare tranquillo. Già l’apocalittico finale della nona stagione, attualmente in onda su La7, d’altra parte non lasciava spazio a dubbi e anche nei nuovi episodi della decima, trasmessa ora negli USA, ne capitano di tutti i colori.
Chi sperava in un ritorno alla qualità elevata delle sceneggiature dei primissimi anni, subirà invece l’ennesima delusione. Il bel Grey’s Anatomy dei primi tempi, quello degli O’Malley e delle Izzie, è ormai lontano. Da parecchie stagioni a questa parte dobbiamo accontentarci di quello che è diventato: una serie trash, a tratti trashissima, un guilty pleasure che dopo tutto questo tempo riesce comunque ancora a intrattenere a dovere, e questo non è poco.
La serie creata da Shonda Rhimes quest’anno ci prova a migliorare il livello delle sceneggiature, ma i risultati non sono sempre convincenti. Un esempio lampante è stata la puntata “calliecentrica”, tutta dedicata alla dottoressa Callie Torres (Sara Ramirez), un vero e proprio episodio mono personaggio com’era nella tradizione di serie come Lost e Skins. L’idea è lodevole e l’episodio parte bene, per poi sgretolarsi via via tra i vari flashback e perdere per strada le buone intenzioni. Meglio riuscito è stato invece l’episodio di Halloween, in cui si è giocato molto bene sul confine tra finzione e realtà, tra l’horror soprannaturale di presunti zombie e l’orrore reale, quello delle malattie.
Jessica Capshaw e Sara Ramirez in un momento drammatico di Grey’s Anatomy
La nuova stagione di Grey’s Anatomy sta quindi vivacchiando con i suoi alti e bassi. Tra gli alti, oltre all’episodio di Halloween possiamo inserire anche il conflitto sempre più aspro tra le ormai nemicheamiche Meredith (Ellen Pompeo) e Cristina (Sandra Oh) che, considerando il caratterino di entrambe, potrebbe dare origine alla Terza Guerra Mondiale. Interessante pure l’evoluzione del duro dal cuore sempre più tenero Alex Carev (Justin Chambers), impegnato nei nuovi episodi con il presunto padre e con la relazione seria o quasi con Jo (la sexy Camilla Luddington). A non convincere del tutto è invece il triangolo sentimentale che vede coinvolti la promessa sposa April (Sarah Drew), il bel Jackson (Jesse Williams) e la novellina Stephanie (Jerrika Hinton), così come si sta tirando troppo per le lunghe la vicenda della misteriosa malattia (mentale?) della Bailey (Chandra Wilson).
Questa però non è che soltanto una piccola parte delle avventure e disavventure che coinvolgono i dottori dell’ospedale più sciagurato nella storia del piccolo schermo, il Grace Hospital di Seattle. Negli ultimi dieci anni tra le sue mura è successo davvero di tutto, ma scommettiamo che Shonda Rhimes saprà ancora continuare a stupirci.
di Marco Goi per Oggialcinema.net
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