“La bellezza non è una cartolina. – dice Settis – “ Chi distrugge il paesaggio distrugge la nostra memoria, paesaggio e ambiente sono la stessa cosa, si legano e contribuiscono all’equilibrio fisico e mentale dell’uomo” – “Il bello della bellezza è che non cammina mai da sola, cammina con la memoria e la salute fisica e mentale.
“A Mantova il Palazzo ducale si affaccia su un lago artificiale, sullo sfondo un bosco che è lì dal dodicesimo secolo, ora ci vogliono costruire delle villette, quindi se hanno ottenuto il permesso di riedificazione vuol dire che il tema del paesaggio è divenuto nel tempo insignificante”!
Il paesaggio urbano ci ricorda chi siamo, come le memorie d’infanzia, se facciamo un “viaggio simbolico”, molto italiano in una certa architettura, dentro una natura modificata e costruita dagli italiani, ci rendiamo subito conto che a differenza del paesaggio americano che è caratterizzato da un natura incontaminata in Italia la natura è finalizzata a fini civili.
L’utile personale vince su tutto e la terra “non rende” se non è muratura e lucrativa.
Ognuno di noi deve sviluppare l’idea di bene comune, perché ognuno di noi è di fatto proprietario di un pezzo di patrimonio culturale. Dovremmo pertanto sforzarci di capitalizzare il paesaggio non l’economia che lo distrugge, perché in questo modo danneggiamo anche le generazioni future, smettiamo quindi di costruire capannoni a fianco di chiese medievali o villaggi turistici a fianco di beni storici.
L’arte è un campo dove non ci possiamo permettere chiusure preconcette diventa necessario tracciare delle affidabili linee di demarcazione fra ciò che è patrimonio culturale e ciò che non lo è.
Dunque, teniamo ben presenti i problemi del consumismo estetico contemporaneo, nessun fenomeno di involgarimento ci deve legittimare ad accettare il mutamento sconsiderato del nostro storico patrimonio culturale.
Il paesaggio e la sua salvaguardia sono valori per cui battersi.
Salviamo l’Italia da abusi edilizi, scempi ambientali ed ecomostri è un progetto che invita tutti i cittadini a denunciare il degrado ambientale del nostro Paese attraverso foto, mail, mms. L’iniziativa è stata ideata in collaborazione il Fai e il Fondo per l’Ambiente italiano. Obiettivo del progetto, a cui partecipa anche il neosoprintendente al polo museale di Venezia Vittorio Sgarbi, è «diffondere una maggior coscienza civica e documentare il degrado del paesaggio italiano, sempre più divorato dall’incuria e dal cemento».
Il materiale raccolto, pubblicato sul sito www.paesaggioitaliano.it è destinato a comporre un archivio il più vasto possibile e darà il via a una serie di mostre.
Settis: denunciate con una foto scempi al paesaggio
Per inviare immagini e video: info@nuovopaesaggioitaliano.it,
mms +39 338 1163674,
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