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Grido di dolore

Creato il 15 ottobre 2012 da Patuasia

Secondo quanto scrive il giornalista, Alessandro Camera, sulla Stampa in Valle d’Aosta ci sarebbero 55.000 nuclei familiari che vivono in condizioni di disagio! Spero che sia una svista considerato che il numero delle famiglie valdostane nel 2010 era di 60.590, nel caso non lo fosse sarebbe drammatico e contraddirrebbe quella percezione di benessere che aleggia dalle nostre parti. Infatti, ancora una volta ci si domanderebbe dove sono stati spesi i miliardi e miliardi che lo Stato ha stanziato da oltre trent’anni. Trasporti zero, scuola insufficiente, sanità a pezzi, industria in crisi, turismo selvaggio e adesso viene fuori che la maggior parte dei valdostani “tira avanti”? Ma la situazione critica permanerebbe anche se le famiglie bisognose fossero la metà o la metà della metà: con i soldi che abbiamo avuto è inamissibile che qualcuno si trovi a vivere in povertà! E con che faccia l’assessore non eletto, Albért Lanièce, dall’alto del suo stipendio rinvigorito di altri 4.000 euro di diaria, ci dice che siamo “molto vicini alla linea rossa che ci separa dal baratro della chiusura completa degli aiuti alle famiglie in difficoltà“? “Stiamo lavorando sul bilancio per individuare dove i tagli possono fare meno male“, aggiunge sempre dalle pagine della Stampa. Noi invece vogliamo che i tagli, resi necessari da uno spreco immorale e odioso, gli arrechino vero dolore, che possano creargli quelle difficoltà a “sbarcare il lunario“, per concedergli l’opportunità di comprendere le sfortune altrui e di riversare il suo odio verso lo Stato cattivo in modo autentico e motivato. Noi chiediamo all’assessore che tagli di due terzi il suo stipendio e rinunci alla diaria. Sarebbe il minimo. E non chiamatela demagogia, per favore!


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