Quando penso alla politica mi viene sempre in mente questo. E' Oliver Twist, parto di quella mente prolifica e creativa che era Charles Dickens. Roman Polanski ne ha tratto un film capolavoro. La scena che ho in mente, e che ho rintracciato solo nella versione in inglese, è questa: Oliver, al momento del pasto, dopo estrazione a sorte, si avvia verso il sorvegliante per chiedere ancora un po' di sbobba. L'istanza non viene accolta bene dal sorvegliante che comincia a inseguirlo e il messo comunale riferisce l'inaudita richiesta ai membri del Consiglio dell'orfanotrofio, che si trovano disgustosamente seduti ad una tavola imbandita, così drasticamente in contrasto con la misera sbobba servita ai ragazzi. Ancora?! gridano quelli del Consiglio, con le pappagorge saltellanti.
Ho sempre immaginato questa scena come ideale rappresentazione della situazione attuale. Da una parte una classe di privilegiati che vive nel lusso -a spese nostre-, dall'altra i rappresentanti di quella cosiddetta classe media e anche quelli della classe dei poveri o nuovi poveri, che vive nelle ristrettezze e nell'indigenza, per giunta chiamati da quelli di prima, i privilegiati, a fare sacrifici. La scena riassume magnificamente e realisticamente la situazione, per questo è così drammaticamente attuale ed efficace. E' retorica? E' finto buonismo? E' demagogia? Non lo so. So che è ciò che sento.
Movimento 5 Stelle. E non deve essere nemmeno una sensazione personale perchè sembra proprio che sia presente, nella vita politica nazionale di questi ultimi tempi, un'onda rivoluzionaria che mira a scompaginare tutto il vecchiume politico esistente per ricominciare da capo. Certo, è un'onda importante, che coinvolge e anima milioni di persone, ma riguarda e raccoglie pur sempre una parte limitata della società italiana. Leader, promotore e infaticabile diffusore di quest'onda è Beppe Grillo, e l'onda si chiama Movimento 5 Stelle.
Tanto per chiarire un po' le idee, tra le mille cose che si dicono e scrivono-e ne vedremo una fra poco- il Movimento 5 Stelle, in Sicilia, è anche questa cosa qui:
Il M5S a gennaio rinuncia a quasi 140 mila euro: "In Aula arrivi presto il nostro ddl che taglia costi politica"
Trattenuti da ogni deputato solo 2.500 euro più rimborsi spese documentati. Ai circa 77 mila euro versati all'Ars in questi giorni, sono da aggiungere le somme rifiutate alla fonte che, per gennaio, ammontano in totale a circa 62.000 euro.
Cancelleri: "Presseremo perché si voti al più presto il disegno di legge che prevede un tetto agli stipendi di tutti i parlamentari".
Anche lo stipendio di gennaio dei deputati del Movimento Cinque Stelle, come promesso in campagna elettorale, è tornato in gran parte nelle casse dell'Ars. Ognuno dei quindici parlamentari M5S ha trattenuto soltanto 2.500 euro, più i rimborsi spese (documentati).
5 buone ragioni (per non votare nessuno). Certo, questo è quanto dichiarano loro, ma la cosa può essere verificata ed, eventualmente, smascherata (Giannino docet, i segreti non rimangono a lungo tali se sono documentabili).
Gli elementi che rendono Beppe Grillo e il suo movimento un partito tecnicamente fascista sono parecchi.
Cominciamo con la prima (delle 5 buone ragioni):
1. L'infallibilità del capo
Grillo in questi anni ha detto tutto e il contrario di tutto, ha distrutto sul palco dei computer poi ha esaltato la rete come panacea di tutti i mali.
Ora, a scanso di equivoci, chi è degli uomini politici che non ha mai cambiato idea?
Bersani?
Berlusconi??? (Ed è solo una minimissima parte)
Per carità, non voglio certo dire che Grillo non ha mai detto cose strampalate, o che brilli per coerenza ma, accidenti, la perfetta coerenza è solo dei computer. Vacci a discutere.
2. "Non siamo di destra nè di sinistra" dice Grillo, ma la post-ideologia è ideologiaQuesto ci porta al secondo, e probabilmente il più inquietante, dei punti. Quando il m5s era al 3-4% e sentivo fregnacce colossali tipo "noi non siamo nè di destra nè di sinistra" la mia prima reazione era di accarezzare la testa del grillino e dirgli di andare a giocare con gli altri bambini. Ora che si avviano a diventare il secondo o terzo partito di uno dei paesi più industrializzati del mondo fanno paura.
Quanto al cosiddetto superamento di destra e sinistra, Grillo non è l'unico a parlarne:
Le argomentazioni deboli di Michele Salvati (Marino Badiale)
Destra e sinistra categorie da rigattiere (P.L. Battista)
Nè destra nè sinistra (Marco Tarchi)
La bussola si è rotta: andare oltre la destra e la sinistra (Costanzo Preve)
Monti ha ragione: destra e sinistra è una distinzione che non ci fa capire molto (Corrado Ocone)
Questo non per dire che Grillo ha torto o ha ragione, ma solamente che non è solo in questa sua opinione. La questione ha sollevato discussioni, confronti e sembra tuttora aperta.
3. Grillo non è un leader democratico
Bene. Sappiamo che nei partiti seri esiste una cosa come la Commissione di Garanzia (per esempio nel PD) che decide di alcune questioni fondamentali, come le espulsioni dal partito o le regole per le primarie. Ma sappiamo anche che gli epurati spesso lamentano procedure non limpide:
San Mauro Torinese: il Partito Democratico espelle dirigenti locali e militanti
San Giuliano Terme, il Pd espelle dal partito due consiglieri comunali
Il Pd espelle tre "dissidenti no Tav": "Partito che non ha futuro"
Del resto,anche lo stesso Renzi durante le primarie ebbe qualche parola critica nei confronti del partito:
Renzi a Napoli attacca Bersani: "Giochi la partita in modo leale"
Del caso Fini in seno al PdL non vale nemmeno la pena parlare. Sembra dunque, metodo di espulsione a parte, che decisioni contestate in seguito a espulsioni dai partiti siano presenti dappertutto. Certo, il metodo ha la sua importanza, essere espulsi dalla maggioranza di un Comitato di garanzia invece che dai capricci del solo leader fa una bella differenza, ma a volte la collegialità è pure mal vista, come per esempio quando una maggioranza di centrodestra approva una legge, e allora a volte mi fermo a pensare che la verità potrebbe non stare sempre tutta da una parte.
4. Il lato oscuro di Grillo e dei suoi partner impresentabili
i sindacati vanno aboliti (esattamente come fece il fascismo)i rom sono una bomba a tempoNon bisogna dare la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in ItaliaI ragazzi di Casa Pound fanno battaglie in buona parte condivisibili
Sul fatto che queste frasi sembrino proprio fuori luogo, potrei essere già più d'accordo. Del resto, quanto a frasi shock, non è che tutti gli altri uomini politici con incarichi importanti, siano stati da meno. Uno che è stato protagonista della vita politica della I Repubblica e ha ricoperto tutti i maggiori ruoli istituzionali si è lasciato sfuggire, forse fra le tante, una perla del genere:
Frasi su Ambrosoli, Andreotti nella bufera "Mi dispiace, fraintese le mie parole"
Non manca l'inossidabile Cavaliere, i leghisti in salsa mista e, a turno, un po' tutti gli uomini politici. Si dirà: ma almeno loro non sono capi indiscussi e devono fare i conti con il partito. Vero -ma non sempre-, ma del resto Grillo si relega, passate le elezioni, a nessun ruolo istituzionale, non essendo candidato, e una volta eletto il parlamentare potrebbe essere anche più libero di disobbedire -sempre che ce ne sia bisogno. E' rimasta fuori la questione Casaleggio, il guru, colui che guiderebbe il Movimento da dietro le quinte e che pubblica anche questi video -definiti deliranti-.
Per essere inquietante è inquietante. La previsione di un mondo con un pensiero unico, senza partiti, religioni, ideologie, è molto più pericoloso della presenza di questi elementi. Speriamo solo che da quel ottobre 2008, data di pubblicazione del video su Youtube, Casaleggio abbia rivisto le sue posizioni. Quanto possono influire ideologie di questo genere sull'evoluzione di un movimento politico? Difficile dirlo, anche perchè non è facile sapere quanto sia efficace l' effetto setta collegato a forme di pensiero dominanti. Per quanto ne so, anche senza sottovalutare nessun movimento politico, è sempre difficile fare previsioni -ci si riesce poco con il tempo, figuriamoci con le persone- e immaginare che un insieme di persone seguirà ciecamente gli ordini di un fantomatico capo. Per dire, neppure Berlusconi, che ha detenuto per un certo tempo il potere politico e quello economico, è riuscito comunque ad avere tutto il potere.
Infine la quinta:5. Del militante. Ovvero dell'animo intimamente fascista del grillino
Il fatto che le bacheche di internet siano piene di Grillini che caricano contro tutto e tutti come tori che vedono rosso non è affatto un caso ma è una logica conseguenza degli aspetti che abbiamo visto fino ad adesso.
[...] Casaleggio cerca di infondere nell'elettore un'accettazione pre-razionale del contenuto politico e della figura messianica e carismatica di Grillo.
[...] Studi scientifici hanno dimostrato che la paura blocca la capacità dell'essere umano di pensare e problematizzare. Bush ci ha costruito due mandati su questa nozione fisiologica di base.
Come si vede -Bush-, la presenza di stratagemmi -democratici o al limite del democratico- per conquistare il potere ci sono sempre stati. Molti ritengono, per esempio, la promessa di restituzione dell'Imu uno di questi, ma perchè non allora la promessa di non pagare più il ticket sanitario, o quella di eliminare l'Irap? Qual è il limite tra la demagogia e la dittatura? Altri ritengono che il potere economico finanziario agisca direttamente sui governi e costringa gli Stati al rigore fiscale come forma di controllo. Del resto, non mancano scandali a destra e a manca e anche al centro, e banche vicine a una certa formazione politica -come quelle vicine a ogni formazione politica- compiono atti dei quali deve interessarsi la magistratura. C'è anche chi dice che esiste un partito dei magistrati e chi definisce le ali più estreme della destra e della sinistra appunto come estremismi, definizione che contiene un forte connotato negativo. In questo modo è capace che non si salva nessuno, nemmeno l'anarchia.
La presenza presunta o reale degli stratagemmi - la paura- comunque non significa che alcuni fatti non siano presenti: il declino politico, dovuto all'aumento di corruzione e malaffare, esiste, tanto da far parlare di imminente III Repubblica; la situazione economica grave, aggravata da scelte politiche sbagliate, ebbene anche quella c'è; l'aumento della povertà e della sofferenza delle classi meno abbienti, pure quella c'è. In condizioni come queste, come si può immaginare che non cresca un movimento di protesta verso coloro che hanno l'onore e l'onere di decidere, cioè i politici?
A chiusura. Non credo di aver dimostrato alcunchè. La realtà è spesso più indecifrabile di quanto le nostre piccole previsioni credono di comprendere. In una situazione come quella attuale è forse inevitabile la creazione di forti movimenti di protesta, cosiddetti antipolitici, ma non credo proprio sia a rischio la tenuta delle istituzioni. Anche perchè Grillo non ha i numeri per governare. In attesa di trovare partiti o sistemi di governo che garantiscano tutti quei benefici ai quali aspiriamo, senza controindicazioni, l'unica alternativa è proprio l'alternanza, la tensione continua di chi si candida a governare, l'incertezza dell'esito delle prossime elezioni.