Io sono comunista cresciuto nel centralismo democratico. Per chi non sapesse cosa fosse vedrò di spiegarlo in poche parole nella sua essenza.
Nelle sezioni del Pci e su fino alla direzione ci si “scannava” tutte le sere sulle proposte, la linea, la politica da portare avanti. Alla fine delle discussioni si votava e la linea vincente era quella maggioritaria.
I perdenti, ed io lo ero spesso, erano i primi che dovevano portare avanti la linea del partito ma a nessuno di loro è mai stato chiesto di dimettersi dai loro incarichi.
Io stesso ero capogruppo nel quartiere 2 di Sesto San Giovanni e nessuno mi ha mai chiesto di dimettermi in quanto minoritario, potevo tranquillamente portare avanti le mie discussioni nella speranza che un giorno o l’altro diventassero maggioritarie.
Altra cosa è imporre un regolamento ad hoc per controllare, dominare, costringere alle dimissioni chiunque si discosti da una linea affidata ad un regolamento che, di fatto, impone il pensiero unico e mortifica la democrazia.
Detto questo la politica sana è fatta di compromessi al più alto livello possibile, alludo alla politica sana e non a quella deviata della P2, l’alternativa ai “compromessi di alto profilo” è la rivoluzione se è di sinistra o il colpo di Stato se è di destra.
Per questo insisto nell’affermare che destra e sinistra non saranno mai superate dalle invenzioni dell’antipolitica che crede di andare oltre negandone l’esistenza, la filosofia, l’ideologia ed il pragmatismo.
Detto questo faccio presente a chi non lo sa che il Pci scelse la via democratica al socialismo concetto talmente semplice nella sua esplicazione da risultare incomprensibile alla stessa base del Pci legata al sogno della Rivoluzione d’Ottobre.
Ed è in seguito alla scelta del gruppo dirigente che nacquero le diverse sfumature dei “rossi” ci furono i duri e puri che rimasero rivoluzionari, sulla carta, senza riuscire a cambiare nulla tanto è vero che il capitalismo finanziario parassita e speculatore domina quasi tutto il mondo.
La politica è compromesso è pragmatismo e lo è ancora di più dal momento che si sceglie la via democratica, il resto sono chiacchiere.
La prima definizione di “politica” (dal greco πολιτικος, politikós) risale ad Aristotele ed è legata al termine “polis”, che in greco significa città, la comunità dei cittadini; secondo il filosofo, “politica” significava l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano.
Per il bene di tutti, diceva Aristotele, ed anche se la Confindustria, il capitalismo, non erano ancora nati il concetto è valido ancora oggi se la politica mantiene l’alto profilo del suo significato.
I senatori del M5S che hanno votato Grasso hanno dimostrato una cosa sola che sono intelligenti ed in grado di compromessi di alto profilo che non vanno a discapito di un progetto, non si fanno inquinare da quello che loro chiamano con disprezzo la partitocrazia.
Hanno dato un alto esempio di pragmatismo e di democrazia.
Giueseppe Vacciano, senatore del M5S ha dichiarato quanto segue:
Così, di fronte al rischio di vedere nuovamente una persona come quella proposta dal Pdl quale seconda carica dello Stato, pure con mille dubbi e consapevole che tra Pd e Pdl non esiste il ‘meno peggio, ho votato Grasso.
Dice il senatore Vacciano: consapevole che tra Pd e Pdl non esiste il “meno peggio” ho votato Grasso.
Si è smentito da solo e lo dico perchè non ho votato Pd, quindi lo posso dire ad alta voce.
Da anni Grillo chiama con disprezzo il Pd Pd- L al punto da convincere migliaia di persone che con il populismo e le battute si possa governare, fare politica vera. Al massimo si fa satira ed opposizione ma governare con i regolamenti ed il populismo è impossibile a meno che non ci sia un colpo di stato o la via democratica al pensiero unico calato dall’altro. E’ già successo più volte quando la massa invece che affidarsi al proprio cervello si è affidata a chi ha pensato e deciso per lei.
Dicevo che il Senatore Vacciano, del quale ho il massimo rispetto, nel tentativo di compiacere al duo Grillo-Casaleggio ha inserito 11 parole inutili:
Hanno dato un alto esempio di pragmatismo e di democrazia.
Giueseppe Vacciano, senatore del M5S ha dichiarato quanto segue:
Così, di fronte al rischio di vedere nuovamente una persona come quella proposta dal Pdl quale seconda carica dello Stato, pure con mille dubbi e consapevole che tra Pd e Pdl non esiste il ‘meno peggio, ho votato Grasso.
Si è smentito da solo e lo dico perchè non ho votato Pd, quindi lo posso dire ad alta voce.
Da anni Grillo chiama con disprezzo il Pd Pd- L al punto da convincere migliaia di persone che con il populismo e le battute si possa governare, fare politica vera. Al massimo si fa satira ed opposizione ma governare con i regolamenti ed il populismo è impossibile a meno che non ci sia un colpo di stato o la via democratica al pensiero unico calato dall’altro. E’ già successo più volte quando la massa invece che affidarsi al proprio cervello si è affidata a chi ha pensato e deciso per lei.
Dicevo che il Senatore Vacciano, del quale ho il massimo rispetto, nel tentativo di compiacere al duo Grillo-Casaleggio ha inserito 11 parole inutili: