(The Grissom gang)
Visto in DVD.
Una rapina fatta da 3 parvenue del crimine organizzato finisce male, ammazzano qualcuno e rapiscono la figlia di un ricco magnate… peccato che l’omonima gang del titolo (una banda rigidamente matriarcale, diretta con un certo acume da una poco posata signora oltre la mezza età) capisca quello che hanno fatto, li ammazzi a sua volta e rapisca la giovane per poter chiedere un riscatto e poi disfarsene. Tutto andrebbe benissimo se solo il figlio vagamente ritardato della capo banda se ne innamori… come nella migliore tradizione dei film di gangster ci saranno parecchie pallottole e visto che siamo nei 70’s anche parecchio sangue.
Impietoso gangster movie di Aldrich, che dirige sicuro un film violento (psiclogicamente prima, e fisicamente poi) e duro, che affondando le radici nel fortunato filone degli anni ’30 (anche se il rapporto con la madre e il rapporto della madre con la banda non può non ricordare “La furia umana”), se ne esce però con una considerazione non banale (all’epoca) del rapporto fra i rapitori e la rapita. Essendo un esperto della macchina da presa Aldrich riesce anche a imbastire i rapporti personali all’interno della banda, quelli delle persone al di fuori d’essa ma legate alla faccenda e pure ci mette le indagini della polizia.
Se non fosse stato per qualche periodo di stanca il film sarebbe perfetto, ma la sceneggiatura purtroppo non è del tutto azzeccata.
PS: torna ancora una volta Wesley Addy, il feticcio di Aldrich, che fa sempre tanta simpatia vedere sullo schermo.