[Grissomtale] Puntata 2

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8.10 am, sala autopsie.

Dopo qualche ora, Grissom entrò nella sala autopsia. L’odore di alcol non copriva quello dei cadaveri. Oltre a quello del giovane biondo ce n’erano altri due stesi su altrettanti tavoli e coperti da un lenzuolo bianco. Il medico legale stava ripulendo gli attrezzi, dopo avere terminato l’ultima autopsia.“Scoperto qualcosa, Robbins?” chiese, osservando il corpo sul tavolo.  “Alcune cose molto interessanti. Innanzitutto abbiamo solo il foro di entrata, vedi? Il proiettile gli ha spappolato la milza… un calibro 45, di quelli che si usano di solito nelle manifestazioni all’aperto fra appassionati… il poveretto tempo quindici minuti era morto. Questo verso la una e mezza del mattino. Ferite del genere non lasciano molto scampo.” Il medico gli mostrò il bossolo, tenendolo stretto in una pinza.“Calibro 45… l’arma potrebbe essere un revolver, in ogni caso meglio portarlo alla balistica…” Gil lo imbustò rapidamente.“Sì potrebbe essere… l’uomo è perfettamente sano, sui trentacinque anni. Ho riscontrato delle abrasioni superficiali sulle braccia, causate probabilmente dalla caduta, e questi…”Indicò sul volto degli ematomi.“E’ stato colpito al volto… pugni… quindi prima c’è stata una colluttazione… poi il killer ha estratto l’arma e la vittima ha provato a scappare… e gli ha sparato alla schiena… Hai trovato altro?”. Chiese Grissom, osservando il corpo. Fisico atletico, piercing al sopracciglio destro, e anche sul capezzolo destro. I capelli erano biondi, molto lunghi, con qualche striatura bianca.Aveva un tatuaggio che partiva dal collo e finiva sulla scapola, rappresentante un tribale e un altro appena sopra l’ombelico: un piccolo elfo seduto su una sfera di cristallo. Il medico seguì il suo sguardo e osservò:“Sì… anche io ho pensato che quel tatuaggio non centrasse molto con tutto il resto…”“Non sono un esperto, ma ogni tatuaggio ha una storia. Forse quell’elfo ha una storia più bella di tutti gli altri…” replicò Gil. Robbins lo guardò divertito.“Cosa c’è?”“ Nulla… solo che è strano sentirti affermare che non sei esperto di un argomento.”“Sono solo uno scienziato, Robbins. I tatuaggi non rientrano nelle mie competenze. Comunque, hai altro da dirmi sul nostro uomo?” “Sulle mani ci sono ferite da difesa. Non ha dato un solo colpo, eppure dalla corporatura direi che avrebbe potuto tranquillamente difendersi. Inoltre dalle vecchie ferite che ho trovato durante l’autopsia è più che evidente che non era estraneo alle risse. Naso fratturato, e un paio di costole risaldate. Sui pugni ci sono delle abrasioni abbastanza recenti, ma che non risalgono alla scorsa notte. Quindi il ragazzo non era un pacifista.”“Probabilmente conosceva chi lo stava picchiando e non voleva colpirlo.”“Ho rilevato tracce di liquido seminale. Le ho già mandate a Greg, fra poco dovrebbe sapere qualcosa di più. Ah, gli ho mandato anche i vestiti della vittima, casomai trovasse qualche traccia dell’assassino…”“Liquido seminale?” ripetè Gil.“Ti scandalizzi se ti dico dove le ho trovate? Nello stomaco… e nel retto.”“Omosessuale?”“Evidentemente…”“Grazie…”“Dovere. Appena finisco ti faccio avere il rapporto completo.”Grissom puntò immediatamente verso il laboratorio.Lì vi trovò anche Warrick, intento ad analizzare il contenuto del portafoglio.“Scoperto qualcosa?”“Dio benedica chi ha inventato le custodie impermeabili… e chi le usa. Abbiamo l’indirizzo della vittima. Era di Las Vegas…” Annunciò Brown.“ Perfetto…Tu Greg?”“Non mettere fretta alla scienza…”“Io non sto mettendo fretta alla scienza… sto mettendo fretta a te. Per quando torno voglio i risultati. Scoperto qualcos’altro su di lui, Warrick?.”“Dunque… abita vicino alla sorella, Carrie Halmore. Che ha lavorato per la scientifica di Miami fino a sei mesi fa. Ora collabora con delle riviste del settore e insegna all’università del Nevada. Lui invece non aveva un lavoro fisso, saltava da un posto all’altro. Il suo ultimo impiego è stato come custode in una galleria d’arte, era stato assunto da quasi sei mesi da un certo Kevin Laroque, che guarda caso, abita al suo stesso indirizzo.” Spiegò, leggendo i dati sul computer.“Una collega… andiamo a fare visita ad entrambi…”. Concluse Gil.