Grøn è Bjarne Rasmussen, danese e titolare dell’etichetta Infinite Waves. Ogni qualvolta penso alla Danimarca, immagino i paesaggi malinconici descritti dalle fiabe di Hans Christian Andersen, lo sguardo triste della sirenetta e l’imponenza industriale del ponte di Øresund; tutti aspetti che si avvertono nelle due tracce che compongono questa cassetta, rendendola così una sola unità e non un semplice assemblaggio di suoni, alla stessa maniera di come i numerosi viadotti uniscono le tante isole della sua nazione di provenienza. Noise astratto, a tratti siderale ma minimale nell’impostazione, sfumature eteree che si tuffano e interagiscono con zampilli e scrosci d’acqua, incorniciati a loro volta dalla triste poesia di note simili a quelle di un carillon che sta per terminare il proprio ciclo. Venti minuti scarsi di registrazioni ambientali (o domestiche) che alternano calde melodie a glaciali brezze marine, dove le incrostazioni e la ruggine che si sgretola da pilastri e travi si mescolano a drone sul punto di esplodere e a colate di lacrime che fuoriescono dalle venature di una gabbia marmorea. Indland è una giornata autunnale trascorsa sulle rive del mare del Nord, ascoltando i gabbiani e le onde adagiarsi sulla spiaggia sabbiosa, mentre raffiche di vento tumultuose ne squarciano la quiete. Non male, in linea con molti lavori e interpreti scandinavi e islandesi di questo genere. Un ascolto rilassante.
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