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Grotta S.Michele al Tancia. Messa di Natale.

Creato il 15 dicembre 2011 da Andrea Scatolini @SCINTILENA

Grotta S.Michele al Tancia. Messa di Natale.

Sabato 17 dicembre p.v. alle ore 11.30 il Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio organizza la Santa Messa di Natale all'interno della Grotta di S. Michele al Monte Tancia nel comune di Monte S. Giovanni Sabino (Rieti). La messa sarà celebrata dal Parroco di Salisano Don Mario Panero.

Nel medioevo la grotta di S. Michele assume un ruolo preminente nella storia della Sabina. Secondo la leggenda agli inizi del IV secolo d.C. un serpente pestifero si era nascosto nella grotta insediando gli abitanti del luogo. Dio però, sollecitato dalle loro preghiere, decise di porre fine alla sua opera. Testimone del prodigio fu papa Silvestro, rifugiato sul monte Soratte. Una notte il pontefice, mentre era raccolto in preghiera, vide scendere dal cielo due angeli seguiti da tuoni e da fulmini che illuminavano di luce corrusca il monte Tancia ed atterrivano il drago, che si rifugiò in uno dei recessi dell'antro, ma gli angeli non gli diedero tregua e lo cacciarono dal suo rifugio. Papa Silvestro decise allora di dedicare la grotta a S. Michele. La leggenda evoca ovviamente la sconfitta del paganesimo e dell'idolatria, non a caso gli accadimenti sono collocati all'epoca di papa Silvestro (314-335), che segnò l'affermarsi ed il riconoscimento ufficiale del cristianesimo. Questo santuario appartenne al demanio spoletino, fin quando lo stesso duca Ildeprando, tra il 773 ed 775, lo donò a Farfa con i boschi e le faggete intorno ad esso. Non a caso nel 1051 scoppiò una violenta controversia tra l'abate di Farfa Berardo I ed il vescovo di Sabina Giovanni sul possesso del santuario, concesso a quest'ultimo dall'abate Ugo I.

Oggi la grotta di S. Michele conserva ancora tracce consistenti del suo passato. Salendo lungo la scalinata malcerta si accede finalmente alla grotta, lasciando in basso i resti delle strutture del monastero che ospitava i monaci. Entrando si nota subito l'altare sovrastato dal ciborio costituito da due colonne, dai rispettivi capitelli che sostengono la copertura a timpano. Penetrando nell'oscurità sulla sinistra della grotta si apre uno stretto e basso speco sul fondo del quale, fino ad ventennio fa alla luce delle torce elettriche si poteva scorgere l'immagine di una divinità pagana, forse la dea Vacuna, scolpita su una stalagmite. Sull'archivolto del ciborio un affresco raffigurante il busto del Cristo circondato dai simboli apocalittici dei quattro evangelisti, mentre sul fondo della lunetta, al di sopra dell'altare si intravvede l'immagine della Madonna con il Bambino. Sia l'altare che il ciborio e gli affreschi dello strato inferiore possono essere ragionevolmente datati alla seconda metà dell' XI secolo. Dopo il restauro degli affreschi la grotta è stata chiusa al pubblico dei visitatori. La messa sarà quindi anche un'occasione per ammirare l'importante ciclo pittorico all'interno della cavità.

Per informazioni : [email protected]

Grotta S.Michele al Tancia. Messa di Natale.


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